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Ecstasy e droghe sintetiche: i rischi per la salute

Ecstasy e droghe sintetiche: i rischi per la salute

Ecstasy e droghe sintetiche: i rischi per la salute


Alla fine, la discoteca della morte è stata chiusa. Il questore ha imposto lo stop per 4 mesi dopo la morte del 16enne di Città di Castello, liceale di buona famiglia che aveva acquistato la dose fatale da un compagno di Liceo, identificato qualche giorno dopo dai carabinieri.

L’assurda morte del giovanissimo, causata da un’overdose di ecstasy, ha suscitato molto scalpore e sollevato il velo su un pericoloso fenomeno che, purtroppo, è in grande diffusione negli USA e in Europa, quello della nuova frontiera dello sballo, costituita dalle droghe sintetiche.

Sintetizzate chimicamente, con formule che cambiano spesso, sono difficili da definire, controllare e, quindi, da mettere al bando.

Negli ultimi dodici anni, la lista di droghe sintetiche negli Stati Uniti è cresciuta enormemente ed è in costante evoluzione.

Al 16enne è stata fatale una overdose di metildiossimetilanfetamina, MDMA, più conosciuta come ecstasy, una metanfetamina dagli effetti eccitanti ed euforizzanti tecnicamente definita un empatogeno (generatore di empatia) o entactogeno (generatore di contatto interiore).

Per capirci meglio, si tratta degli stessi effetti della mescalina, la sostanza psicoattiva contenuta nel pejote, il cactus messicano sacro ad alcune culture indigene perché ritenuto in grado di mettere in comunicazione chi lo assume con l’Universo cosmico. Chi assume MDMA entra in uno stato di grazia che facilità i suoi contatti con l’ambiente esterno, evita di sentire fame, sete e stanchezza, gode di una consapevolezza personale che lo porta a pensare di non avere limiti fisici e corporali [1].
Cosa sono le droghe sintetiche?


Le nuove droghe, sintetiche perché interamente prodotte in laboratorio, ripropongono i principi attivi e gli effetti delle droghe naturali, come quelle ottenute dalla cannabis o dall’oppio.

Cannabinoidi: conosciuti tra i consumatori come K2 o Spice, sono versioni sintetiche della marijuana in quanto ne viene prodotto sinteticamente il principio attivo THC (Delta9 tetraidrocannabinolo). Vengono vendute in pastiglie o in polvere da sciogliere in acqua

Catinoni: spesso conosciuti come “sali da bagno” perché venduti in forma cristallina, in confezioni simili a quelle dei sali da bagno, sono noti anche come khat, cristal meth, burn, miraa e sono sostanze di sintesi che agiscono in maniera analoga al catinone, una molecola naturale presente nella pianta del khat. La struttura chimica ricorda quella delle amfetamine. Riproducono gli effetti della cocaina e possono contenere diversi catinoni sintetici come Pentedrone HCl, Metilone HCl, Mefedrone HCl e 4-MEC HCl.

Il più diffuso è il mefedrone, spacciato per concime per le piante e venduto anche sul web.

La maggiore pericolosità delle droghe sintetiche, oltre alla difficoltà legale di metterle al bando, vista la loro continua evoluzione chimica, è nell’impossibilità di controllare la quantità di principio attivo. Essendo prodotte in laboratorio e a costi ridotti, la purezza è elevatissima e il principio attivo può variare in base alla preparazione chimica e alle tendenze del mercato. Nel caso dei cannabinoidi, ad esempio, il THC può essere fino a 500 volte superiore a quello naturalmente ottenuto dalla canapa


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://www.pazienti.it/blog/ecstasy-droghe-sintetiche-i-rischi-per-salute-05082015


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)