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Ecstasy: separazione degli isomeri ed effetti sul fegato del ratto

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Ecstasy, separazione degli isomeri ed effetti sul fegato del ratto

L’MDMA (3,4-metilendiossimetamfetamina) è una nota droga ad azione stimolante che si trova sul mercato illecito generalmente in forma racemica (miscela degli isomeri R ed S). Diversi studi hanno già dimostrato una diversa attività farmacologica dei due isomeri, con l’enantiomero S più attivo dell’R sul sistema nervoso centrale, contribuendo in maniera superiore agli effetti correlati all’assunzione di MDMA.
L’MDMA è noto andare incontro a metabolismo epatico portando alla formazione di metaboliti attivi che generano specie reattive dell’ossigeno (reactive oxygen species – ROS) e dell’azoto (RNS) e conseguente stress ossidativo nelle cellule. Questi metaboliti attivi sarebbero implicati nel meccanismo dell’epatotossicità, neurotossicità, nefrotossicità e cardiotossicità indotte dall’MDMA.
Lo studio in vivo degli effetti sul metabolismo dei due singoli enantiometri dell’MDMA consente di comprendere al meglio i complessi effetti biologici di questa sostanza. Pertanto emerge la necessità di ottenere i due enantiomeri puri per studiarli separatamente. Lourenço e colleghi del Dipartimento di Chimica presso la Universidade Federal de São Carlos in Brasile, descrivono la purificazione enantiomerica dell’MDMA mediante cromatografia liquida, utilizzando un selettore chirale (ciclodestrina) e sfruttando il cosiddetto “peak shaving”, ovvero l’applicazione di tagli al cromatogramma e il “riciclo” per più corse cromatografiche, dei picchi di interesse che via via vanno ad arricchirsi in concentrazione. Durante i diversi cicli cromatografici, la separazione degli enantiomeri migliora in risoluzione fino ad ottenere i due prodotti enantiomericamente puri. I singoli enantiomeri dell’MDMA (R ed S) così ottenuti e la miscela racemica, sono stati somministrati per via orale a ratti per studiare lo stress ossidativo epatico.
Dai risultati è emerso che l’(R)-(-)-MDMA riduceva i livelli di glutatione epatico (antiossidante che gioca un importante ruolo nella protezione delle cellule da specie reattive dell’ossigeno e dell’azoto), in misura superiore rispetto all’isomero S o alla miscela dei due, individuando nell'R quindi, l'enantiomero responsabile dei principali danni ossidativi.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)