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Effetti dell'alcol: fegato e pacreas

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Effetti dell' Alcol sul Fegato e sul Pancreas
Lesioni epatiche croniche
Cancrocirrosi
Nell'evoluzione della cirrosi epatica va considerata la possibile insorgenza di una neoplasia che insorgerebbe nel 30% degli alcolisti

cirrotici.
È probabile che ciò sia dovuto all'azione co-carcinogenetica delle da nolo, all'intensa attività rigenerativa, all'azione dei radicali

liberi, alle conseguenze dell'infezione da HBV.
Infezione da virus B (HBV) nell'epatopatia alcolica
Sono molti i fattori che possono favorire l'instaurarsi di una epatopatia alcolica e la sua cronicizzazione. Tra questi fattori ricordiamo

quelli genetici, gli immunologici, l'uso di additivi alimentari.
Tuttavia sono in molti a ritenere che l'HBV possa contribuire, con un' elevata frequenza, alla cronicizzazione dell'epatopatia alcolica si

attraverso un meccanismo di danno diretto che attraverso lo scatenarsi di processi immunologici.
In effetti numerosi studi suggerirebbero che gli alcolisti cronici abbiano una probabilità di contrarre l'infezione da HBV notevolmente più

elevata rispetto alla popolazione generale.
Gli alcolisti costituirebbero quindi un gruppo ad alto rischio che andrebbe pertanto sottoposto a vaccinazione nei confronti del virus dell'

epatite B.
Vie biliari
L'abuso cronico di etanolo induce aumento del flusso biliare, alterazioni motoria dello sfintere di Oddi, frequentemente edema della papilla

di Vater.
Ciò può ovviamente condizionare la comparsa discinesie d discolie potenzialmentelitogene. Nonostante sia spesso ignorata è sottovalutata, la colelitiasi può rappresentare una complicanza dell'alcolismo cronico.
Pancreas
L'etanolo diffonde nei fluidi organici e viene secreto dal pancreas in concentrazioni simili a quelle rilevabili nel sangue.
Nel pancreas avviene in parte metabolizzato ad opera dell'ADH. È ormai chiara la correlazione tra al collo e pancreatite acuta e cronica

anche se altri fattori predisponenti probabilmente concorrono all'insorgenza della malattia.
Questa inizia bruscamente dopo 5-10 anni di abuso alcolico. Secondo alcuni l'alcol può determinare una pancreatite acuta di per sé, 2º altri

la forma acuta insorgerebbe su una pancreatite cronica preesistente.
Recenti studi hanno dimostrato che le da nolo aumenta la fluidità della membrana cellulare ed altera la sua struttura e funzione.
La somministrazione cronica di alcol determina accumulo di liquidi, rigonfiamento dei mitocondri, vacuolizzazioni cellulari.
L'acetaldeide e 10-30 volte più tossica dell'etanolo ed è in grado di inibire svariate reazioni cellulari. Essa è anche un costituente del

fumo di sigarette e la combinazione di questa fonte con l'aumento della sua concentrazione degli alcolisti potrebbe avere grande importanza

nella tossicità dell'etanolo nei confronti del pancreas.
È stata avanzata l'ipotesi che anche i radicali liberi abbiano un ruolo nella patogenesi della pancreatite, infatti essi quando eccedono,

attirerebbero una serie di eventi che porterebbero alla distruzione del pancreas.
Dal punto di vista clinico si osserva la comparsa di dolori addominali con nausea e vomito che insorge dopo un abuso alcolico. Il dolore

violento nell'addome superiore, che poi si irradia posteriormente affascina e del parzialmente attenuato dalla posizione eretta o

raggomitolata su un fianco. L'addome trattabile, e meteorico.
Nelle forme più gravi si può avere uno stato di shock, diminuzione della peristalsi intestinale, ascite, versamento pleurico (sinistro),

ipotensione arteriosa.
A volte sono presenti ciano si, tetania, febbre e squilibri idro-elettrolitici. La diagnosi viene confermata dai dati di laboratorio

(amilasi, lipasi, elastasi ecc..).
Tra le complicanze ricordiamo: shock, ipocalcemia, ipomagnesiemia, insufficienza renale, disse uso cisti, ascessi.
Con l'aggravarsi della malattia si possono sviluppare diabete, e steatorrea, calcificazioni pancreatiche, sanguinamento gastrointestinale,

ascite, versamento pleurico, raramente, pericardico. E' stata anche descritta una aumentata incidenza di carcinoma pancreatico. Può anche

essere presente febbre, tachicardia e lieve ittero.
È caratteristico nella pancreatite alcolica la scomparsa del dolore dopo la sospensione dell'alcol. Se il paziente continua bere gli attacchi

dolorosi divengono più frequenti con una progressiva perdita di peso.
L'astensione dal bere non arresta la progressione della malattia che può insorgere senza una storia di dolori addominali con o senza

calcificazioni.
La mortalità raggiunge l'8%


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)