Effetti dell'alcool sullo stomaco
Effetti dell'alcool sullo stomaco
La mucosa dello stomaco ha un ruolo molto importante nel destino metabolico dell'alcool nell'organismo umano. La mucosa gastrica è fra i pochi tessuti che contribuisce in modo significativo alla metabolizzazione dell'alcool introdotto, insieme al fegato che svolge la gran parte del lavoro ( vedi scheda su Alcool e fegato). Le cellule della mucosa gastrica dispongono di diversi tipi di alcool deidrogenasi che sono in grado di metabolizzare l'alcool. Per questo motivo si parla di un "primo passaggio gastrico" che smaltisce una parte dell'alcool introdotto, prima che esso sia assorbito dall'intestino e trasportato al fegato (Lieber 1994). La capacità dell'alcool di danneggiare la mucosa dello stomaco è talmente ben conosciuta che molti modelli sperimentali di danno gastrico usano proprio l'etanolo.
L'introito di elevate quantità di alcool provoca un danno alla mucosa come conseguenza di una incapacità dei fisiologici meccanismi di difesa di proteggere il rivestimento interno dello stomaco. Sono stati eseguiti degli studi che hanno valutato l'effetto di diverse bevande alcoliche e si è osservato che il vino rosso a basse concentrazioni è meno dannoso di altre bevande, anche a parità di gradazione alcolica.
Questo effetto del vino rosso sembra essere correlato a una qualche componente non-alcolica di questa bevanda (Loguercio 2009). Le bevande alcoliche a bassa gradazione di alcool, come birra e vino, sono forti stimolanti della secrezione acida dello stomaco (Chari 1993).
Questo avviene, verosimilmente, attraverso la liberazione di un ormone denominato gastrina, che aumenta la produzione di acido cloridrico nello stomaco. I superalcolici non hanno questi effetti. In termini di quadri clinici riconducibili al consumo di alcool, due condizioni diverse si associano a due modalità di assunzione: l'introito cronico di bevande alcoliche dannose, per tipologia e quantità , per la mucosa gastrica rende quest'ultima atrofica e quindi più soggetta a lesioni.
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)