Effetti della ketamina sulle funzioni neuro cognitive, uno studio longitudinale
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L'uso di ketamina è molto diffuso tra i giovani inglesi, tanto da crescere con un ritmo ben superiore rispetto a tutte le altre droghe. La ketamina è un anestetico per uso veterinario e, utilizzato come sostanza d'abuso, causa forti dissociazioni psichiche. Il fenomeno è piuttosto recente e gli effetti a lungo termine derivanti dall'uso ripetuto di questa sostanza non sono ancora noti.
Ma un nuovo studio inglese, condotto dai ricercatori della University College London, potrebbe contribuire a chiarire gli effetti che possono derivare dall'assunzione cronica a scapito delle funzioni neurocognitive. L'indagine ha coinvolto 150 utilizzatori che sono stati monitorati per un anno, al fine di verificare se un aumento della quantità di sostanza assunta potesse predire le alterazioni a carico della memoria e della concentrazione. Cinque i gruppi, corrispondenti alle modalità di assunzione della sostanza: quotidiana, una o due volte al mese, uso passato, uso di altre droghe oltre alla Ketamina e astensione da tutte le droghe.
I risultati dello studio rilevano deficit cognitivi più evidenti nei consumatori assidui, e una correlazione tra aumento delle dosi assunte e riduzione delle performance della memoria di lavoro visuo-spaziale. La valutazione dello stato di benessere psicologico evidenzia nei consumatori cronici maggiori sintomi dissociativi e sintomi maniacali correlati alla dose. Inoltre i consumatori abituali e gli ex utilizzatori mostrano nell'arco dei 12 mesi crescenti sintomi depressivi.