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EMCDDA: l'Unione Europea pensa alle misure di sicurezza contro la vita notturna

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L'Unione Europea pensa alle misure di sicurezza contro la vita notturna

Prima della pausa estiva l’European Monitoring Centre For Drugs and Drug Addiction di Lisbona ha pubblicato un nuovo documento dedicato alla prevenzione ed alla riduzione dei rischi sanitari e sociali connessi con l'uso di alcol e droga negli ambienti ricreativi. Come dimostrano sia nel Piano d’Azione UE 2009-2012 contro le droghe che nelle ulteriori iniziative promosse da Bruxelles, l'Unione Europea sta rispondendo efficacemente al fenomeno della diffusione delle sostanze psicotrope nei luoghi di aggregazione e vita notturna del vecchio continente. Tutti gli studi sul fenomeno confermano che il consumo delle sostanze d’abuso nei luoghi di divertimento, comportano un’ampia serie di problematiche sociosanitari [le più ricorrenti sono: l’esser colti da malore, l’infortunio -sia intenzionale, che non-; il comportamento aggressivo o violento; il sesso non protetto -o/e non voluto-; la guida in stato psicofisico alterato]. Sulla base di questi elementi l’EMCDDA evidenzia nel suo rapporto, la necessità di predisporre un mix d’interventi in cui l’approccio bilanciato, la prevenzione (soprattutto precoce) e la repressione siano efficacemente programmati ed attivati. Ulteriore elemento proposto per la discussione è la creazione di un network tra le strutture potenzialmente interessate al fenomeno (come ad esempio, gli enti territoriali, le forze dell’ordine e le autorità sanitarie). A tal proposito, per migliorare la diffusione e l'attuazione d’interventi evidence-based a favore di “ambienti di vita notturna più sicuri” la Commissione Europea ha finanziato un The Healthy Nightlife Toolbox un progetto a carattere informativo per supportare i responsabili politici e sanitari, i gestori dei locali, gli operatori di prevenzione ad nell’individuazione e nell’attuazione rapida delle risposte più efficaci al problema.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)