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Emergenza alcol, la d.ssa von Sölder: "Serve dialogo in famiglia"

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Emergenza alcol: «Serve dialogo in famiglia»
Per von Sölder (Asl Dipendenze) i genitori devono avvisare dei rischi
BRUNICO. Le due tredicenni finite all'ospedale per aver esagerato con l'alcol ora stanno bene. Sull'accaduto abbiamo sentito la dottoressa

Marion von Sölder, primario del servizio dipendenze dell'Asl di Brunico. «Dell'episodio specifico non sono informata - ci ha detto la

primario - ma non è infrequente che i giovani che iniziano a confrontarsi con l'alcol non siano in grado di reggerlo. A quel punto bastano

anche due o tre birre per provocare anche il coma etilico. Oggi poi, che fra i giovani è diffusa l'abitudine di assumere cocktail dolciastri,

che mandano immediatamente gli zuccheri al cervello, il rischio del coma etilico diventa ancora più rapido». Visto però che frenare le

esperienze e il desiderio di emulazione della gioventù è assai difficile, una soluzione, per l'esperta, è affrontare il discorso in famiglia:

«Quando i giovani escono, si sa che sono esposti al rischio e alla voglia di bere, alla quale sono impreparati. A questo può e deve sopperire

anche un chiaro discorso in famiglia, spiegando anche i rischi delle miscele che magari sembrano innocue ma che invece possono contenere

gradazioni alcoliche altissime». Non sempre però tutto finisce male, anche per la dottoressa von Sölder: «Spesso la prima sbornia e il

malessere successivo servono da lezione e danno la svolta, anche se non sempre è così». (adp)


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)