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Emergenza alcol tra i minorenni lucani: i dati di Sanità Futura

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Sanità Futura: emergenza aumento alcol tra minorenni lucani .


Alla vigilia delle festività pasquali i dati dell'indagine HBSC (Health Behaviour in School-aged Children), sui comportamenti diffusi tra gli 11, 13 e 15enni italiani, nell'ambito del progetto del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, 'Guadagnare salute', riferiti al 2010, confermano che l'aumento del consumo di alcol da parte dei minorenni lucani è un'emergenza e va trattata come tale, non per forza con soluzioni emergenziali.


I dati più preoccupanti - riferisce Sanità Futura, che ha allo studio la promozione di una specifica campagna sperimentale (per modalità e tecniche di svolgimento oltre che di linguaggio) di informazione-prevenzione con il coinvolgimento di istituti scolastici, organismi sanitari e associazioni giovanili - riguardano i 15enni lucani che per il 55% dei maschi hanno consumato sei bicchieri o più di bevande alcoliche, anche diverse, in un'unica occasione ("il "binge drinking" dall'inglese "binge", baldoria o abbuffata e "drinking", bere), fenomeno che coinvolge il 33% delle ragazze sempre 15enni.


Altre fasce adolescenziali a rischio: tra i 13enni il "bringe drinking" coinvolge il 28% dei maschi e il 19% delle ragazze; tra gli 11enni, il 15% dei maschi e il 6% delle ragazze. Si tratta di percentuali - sottolinea Sanità Futura - decisamente tra le più alte tra quelle delle altre regioni italiane al punto che i 15enni maschi lucani, solo dopo Val d'Aosta e Provincia di Bolzano, hanno il primato negativo percentuale. Sempre l'indagine HBSC, realizzata attraverso questionari anonimi diffusi nelle scuole (75 mila questionari agli studenti di 3723 classi in tutt'Italia), riferisce che il 27% dei 15enni maschi lucani e il 15% delle ragazze si sono ubriacati almeno 2 volte nella vita; percentuali che scendono rispetto all'8% per i ragazzi e al 5% per le ragazze di 13 anni e al 3% per gli undicenni machi (0% per le ragazze).


"Dunque - evidenzia Sanità Futura - il consumo di bevande alcoliche è molto diffuso tra giovani e adolescenti al punto che già a undici anni i ragazzi hanno un rapporto alterato con l'alcol e gli adolescenti che bevono alcolici ogni giorno o almeno una volta la settimana sono stimati, in Basilicata, nel 52% per i 15enni maschi e 23% per le ragazze, quote che quasi si dimezzano tra i 13enni (26% maschi, 17% ragazze) per scendere tra gli 11enni (15% maschi e 4% ragazze). Nonostante le campagne di informazione che si sono svolte nel passato nelle scuole lucane non si deve abbassare la guardia, tanto più in occasione di festività come il Lunedì dell'Angelo che vede gli adolescenti consumare il pasto in gruppi senza la presenza di adulti. La scuola è il luogo più idoneo per indirizzare messaggi di prevenzione perché ha la straordinaria caratteristica di riunire al proprio interno la generazione adulta e quella giovane. "Senza alcol sei più cool", "Alcol: se stai a zero, vinci": i due più importanti messaggi per ragazzi e adulti".


Per Sanità Futura lo strumento privilegiato della campagna sarà il social network più usato dai giovanissimi, facebook, con un linguaggio che sia quanto più chiaro e vicino a quello dei nostri ragazzi, oltre a accordi in partership con operatori della telefonia mobile per l'invio di SMS anch'essi efficaci nel messaggio di tutela della salute.


Ed è sempre valido il vecchio consiglio di consumare le cene in famiglia, con la compagnia di mamma e papà, che aiutano a diminuire il rischio di disturbi del comportamento tra gli adolescenti. I pasti regolari fatti in famiglia sono in grado di salvaguardare la salute mentale dei ragazzi indipendentemente dal fatto se abbiano o meno un buon rapporto con i genitori: ciò emerge da uno studio della Mcgill University di Montreal. Secondo la ricerca, eseguita su un campione di circa 26.000 adolescenti tra gli 11 e i 15 anni, mangiare regolarmente a casa fa bene ai ragazzi dal punto di vista emotivo. Il motivo è che "guadagnano" maggiore stabilità e fiducia e gli adolescenti acquisiscono delle buone abitudini alimentari e si previene il consumo di alcol. I ricercatori hanno rilevato un effetto positivo sulla salute mentale tra coloro che regolarmente fanno cene in famiglia, indipendentemente dal sesso, età e livello socio-economico. I giovani che sono stati osservati e studiati, hanno evidenziato meno problemi emotivi e comportamentali, oltre a manifestare una maggiore soddisfazione per la propria vita ed avere comportamenti positivi verso gli altri.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)