Emilia: disincentivare il gioco d'azzardo
Emilia: disincentivare il gioco d'azzardo
''La Giunta regionale quali misure intende adottare per contrastare la dilagante piaga del gioco d'azzardo patologico?'' E'
quanto chiede in un'interrogazione Stefano Cavalli del gruppo della Lega nord in consiglio regionale dell'Emilia Romagna.
Il consigliere vuole sapere anche ''se la Regione ha in programma opportuni strumenti urbanistici che consentano alle
amministrazioni comunali di ostacolare e disincentivare l'apertura di queste attivita' sul loro territorio''.
''Negli ultimi 10 anni - precisa - il numero di sale scommesse e sale giochi e' sensibilmente aumentato: in molti esercizi
commerciali e' ormai frequente trovare le cosiddette slot machine, business nella maggior parte dei casi controllato dal
monopolio statale, e quindi legale''. S ''e e' condivisibile il parere che vietare il gioco d'azzardo non farebbe altro che
affidarlo alla criminalita', e' vero anche - aggiunge Cavalli - che lo sviluppo delle tecnologie informatiche e la diffusione
sempre piu' capillare delle sale giochi dotate di slot, sommati alla forte crisi economica e occupazionale, fanno registrare
una consistente crescita dei casi di gioco d'azzardo patologico, disturbo comportamentale che ha serie e negative
ripercussioni sociali ed economiche''.