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Emilia-Romagna, indagine: cresce il disagio giovanile

Emilia-Romagna, indagine: cresce il disagio giovanile

La causa principale? Traumi in famiglia
Tra il 2006 e il 2008 i provvedimenti amministrativi del tribunale dei minori sono aumentati del 252%
Cresce il disagio tra gli adolescenti in Emilia-Romagna. Questa, almeno, la conclusione a cui si giunge leggendo i dati

emersi da uno studio curato dal Difensore civico della Regione e da Zancan Formazione Srl. I fascicoli per provvedimenti

amministrativi (misure rieducative e di recupero) aperti dal tribunale per i minorenni di Bologna sono cresciuti del 252% (da

55 a 139), tra il 2006 e il 2008.
La ricerca ha preso in esame 285 fascicoli di ragazzi (172 maschi, 113 femmine), tra gli undici e i diciassette anni (il 55%,

però, sono sopra i 15). I comportamenti irregolari più diffusi? Al primo posto c'è la violazione delle regole scolastiche

(57,5% dei casi). Poi, l'abbandono della scuola tocca il 40% dei ragazzi, l'uso di droghe il 36,1%, i furti il 35,1%, gli

episodi di bullismo il 22,4%, la violenza verso persone o animali (17,2%), gli atti vandalici (15,1%), l'uso di alcol 13,7%.

Numeri inferiori, ma significativi, i 32 casi (11,2%) di prostituzione e i 13 (4,6%) tentati suicidi.
Disagio e devianza riguardano in larga parte ragazzi e ragazze che hanno subito e subiscono in età infantile e

adolescenziale, «traumi significativi in famiglia e all'esterno della stessa». Quattro su dieci, evidenzia la ricerca, hanno

vissuto «esperienze traumatiche di separazione di genitori», un terzo dei giovani «ha subito violenza psicologica o fisica in

famiglia o vive in un nucleo familiare fortemente conflittuale, o in una famiglia segnata da problemi di salute importanti».