Emozioni forti che imprigionano: le dipendenze comportamental
EMOZIONI FORTI CHE IMPRIGIONANO
E’ capitato a tutti di sentire racconti di persone che non riescono a resistere ad impulsi che conducono a compiere determinate azioni, preceduti da sensazioni di crescente tensione e ansia che si placa solo dopo che l’azione è stata portata a termine.
Per chi si occupa di psicologia la soglia di interesse per considerare un fenomeno preoccupante è l’insieme delle conseguenze negative che si manifestano in modo progressivo via via che la dipendenza si radica e quindi via via che il soggetto perde in autonomia ed in autogoverno. Tra le più significative vengono solitamente menzionate le difficoltà relazionali, quelle professionali che possono arrivare fino alla perdita di un lavoro o alla compromissione di un’attività, le relazioni familiari che risentono in modo importante della quantità di tempo che il soggetto dedica a ricercare l’attività da cui dipende o a riprendersi dagli effetti collaterali che la dipendenza causa.
In una descrizione di comportamento dipendente, solitamente analoga alla definizione del DSM IV, si è soliti considerare un soggetto affetto da una forma patologica di coazione a ripetere quando risulta a quest’ultimo impossibile resistere o autoregolarsi evitando il comportamento da cui dipende. Il comportamento in questione è generalmente fonte di forte piacere e o rilassamento e queste sensazioni sono provate durante lo svolgimento del comportamento stesso associate alla perdita del controllo di sé. Il soggetto, nelle fasi di astinenza, si preoccupa spesso per il proprio comportamento che non riesce ad eliminare ed ha messo in campo una serie di tentativi, falliti, per autocorreggersi. Inoltre impiega una grande quantità di tempo per costruire o procurarsi la situazione in oggetto e per riprendersi e rimettersi dagli effetti collaterali del proprio comportamento. Le attività che maggiormente risentono di questa inclinazione sono quelle relazionali.
Il soggetto dipendente riduce via via le proprie attività sociali, professionali e familiari o si dimostra “assente” anche se fisicamente presente. Anche i danni finanziari o alla salute o professionali provocati dal comportamento nocivo non bastano al soggetto per interrompere la dipendenza. Si manifesta quasi sempre in presenza di una dipendenza patologica il fenomeno della tolleranza, come nella dipendenza da sostanze anche in quella “senza sostanze”, l’intensità o la frequenza del comportamento vanno via via aumentando per mantenere lo stesso livello di piacere. Si assiste quindi a forme varie di crisi d’astinenza, come forte irritabilità, agitazione, ansia in una situazione in cui sia impossibile attuare il comportamento.
A queste caratteristiche sembra rispondano anche dei comportamenti ripetitivi per nulla associati all’assunzione di sostanze. Per esempio una forte dipendenza affettiva da un’altra persona, detta anche dipendenza amorosa può portare a conseguenze autodistruttive simili alla tossicodipendenza. Il gioco d’azzardo o il più prossimo attaccamento alle VLT (videolottery machine), che assistiamo un po’ perplessi in molti bar italiani, che non permette soste oltre ad avere molte delle caratteristiche sopraelencate porta sempre a conseguenze assai negative. Anche sulla dipendenza da comportamenti sessuali ripetitivi e ingovernabili di solito associati alla visione di materiale pornografico (pornodipendenza), si possono verificare buona parte dei fenomeni elencabili nella tossicodipendenza.
Questi ultimi comportamenti sono favoriti sicuramente dalla diffusione di internet che pare porti con sé una serie di dipendenze, tra cui lo scambio di messaggi tipico delle chat o delle comunità di interesse. Altre forme gravi di comportamenti ripetitivi e non gestibili si sono riscontrate con l’uso dei videogiochi o, in un contesto diverso, con lo shopping cosidetto compulsivo che deborda dalla capacità di autogoverno del soggetto causando veri e propri stati di tranche durante la sua attuazione.
E’ naturale che non tutti i comportamti citati abbiano le medesime conseguenze negative. Alcune tossicodipendenze portano alla morte, anche l’alcolismo può avere conseguenze letali sulla salute, così come il tabagismo con la sua lenta ma inevitabile azione (e qui sarebbe interessante una digressione tra sostanze legali ed illegali e sui sottili confini che le separano, almeno dal punto di vista delle conseguenze negative che possono avere e dalla capacità di generare dipendenza).
(...omissis...)
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://metodosistema.it/emozioni_forti/
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)