Empoli: allarme superalcolici tra i giovanissimi
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Quasi la metà dei ragazzi che bevono troppo e male sono minorenni
IL TIRRENO 03 giugno 2009
Scusi barman, mi fa un Negroni? Un terzo di Gin, di Vermouth e Bitter Campari. Due cubetti di ghiaccio, una fetta d'arancia, un veloce giro di asticella e il cocktail è servito. Bicchiere basso per la bevanda di colore rosso, 40 gradi di gusto deciso. Superalcolico tra i più richiesti nelle discoteche della zona, dove il succo di frutta o la coca cola non si accettano più se non accompagnati dall'alcol. Tendenza in aumento, come confermato da alcuni tra i locali da ballo del circondario. Si beve e tanto, spesso più di un bicchiere. Con un allarme: l'età di chi si avvicina al bancone per ordinare Vodka Lemon o Cuba Libre, quando si vuol stare leggeri, è sempre più bassa.
«Almeno un trenta per cento dei minorenni che vengono a trovarci bevono almeno un alcolico se non più di uno - dicono dalla discoteca Seven Eleven di Montelupo Fiorentino che ha a che fare con un target abbastanza giovane - magari non si tratta di una bevanda troppo forte ma la richiesta esiste. In questo caso si parla di ragazzi di sedici o diciassette anni. Tra i maggiorenni l'età media di chi beve oscilla, invece, tra i diciotto e i venti anni. Innegabilmente, negli ultimi tempi la diminuzione dell'età di chi beve c'è stata, da parte nostra possiamo solo limitarci a non servire alcolici dopo le 2 per legge, a non dare da bere a chi vediamo già in uno stato eccessivamente alterato o verifichiamo essere davvero troppo giovane».
Bevono più i ragazzi che le ragazze ci è stato detto, in una tendenza che rispecchia fedelmente quella nazionale individuata nell'aprile scorso da uno studio effettuato dall'Osservatorio nazionale Alcol del Cnesps, che fa parte dell'Istituto superiore di sanità di Roma. Un'indagine che ha sottolineato come nove ragazzi su dieci bevono in discoteca o nei pub durante il week-end e molti, troppi alla ricerca di uno sballo a basso costo. Un'esperienza che coinvolge il 64,8 per cento dei ragazzi e il 34 per cento delle ragazze secondo l'Osservatorio, con un allarmante picco per i minorenni. Il 42 per cento dei ragazzi e il 21 per cento delle ragazze che bevono sino ad ubriacarsi ha meno di 18 anni.
«Nel nostro locale come in altri non c'è limite di bevuta - ci hanno confermato i gestori delle Piscine di San Miniato - serviamo fino alle 2 di notte fasce di età che variano a seconda delle serate. Diamo da bere a chi ha meno di 18 anni fino ad arrivare a servire chi raggiunge i 40. Sicuramente, però, sono i ragazzi più giovani, mediamente secondo noi dai 20 ai 25 anni, quelli tra i più avvezzi a bere alcolici o superalcolici e il decremento dell'età di chi beve c'è stato ed è innegabile. Oggi, poi, con la moda dell'aperitivo, spesso chi arriva a ballare ha già un certo grado di alcol in circolo». L'alcolico o il superalcolico spopolano infatti anche in pub e bar. «I fortissimi Negroni e Mojito vanno per la maggiore - ci hanno riferito per esempio dal frequentatissimo Vinegar di piazza della Vittoria, a Empoli - con un'età di chi beve molto giovane, molto spesso dai 20 anni in su». «Chi arriva in discoteca - confermano anche dal Kaleido di Castelfiorentino - spesso ha già bevuto qualcosa di alcolico in precedenza». Il famoso "happy hour", di fatto, è diventato ormai un'istituzione. «Può anche capitare che i ragazzi decidano di non andare oltre - sottolineano sempre dalla discoteca di Castello - il prezzo della bevuta spesso può essere un deterrente a non bere. Ma c'è anche chi non pensa a questo e consuma anche a ballare. Tra i giovanissimi, ultimamente, abbiamo notato anche un aumento vistoso del consumo di bevande energetiche».