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Era il 16 ottobre scorso quando il sindaco...

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Era il 16 ottobre scorso quando il sindaco, su pressione dei residenti di via Malta e via Buonarroti, firmò l'ordinanza anti-degrado che sanciva la chiusura anticipata alle 19.30 dei negozi etnici presenti nelle due strade con incluso il divieto di vendita di bevande alcoliche.
«E il provvedimento - spiega il Consigliere di quartiere dell'Arcella, Giovanni Carretta, del Pdl - ha portato ad un rapido miglioramento della vivibilità nella zona e ha contribuito a rendere più tranquilli i residenti».
Ma l'incantesimo si è spezzato sabato sera, quando i negozianti immigrati, quasi tutti nigeriani, le serrande non le hanno abbassate alle 19.30, anzi, hanno mantenuto aperte le loro attività oltre l'orario stabilito dall'ordinanza.
Immediata a quel punto la reazione dei residenti che hanno chiesto l'intervento degli agenti della Polizia municipale. Che dopo alcune verifiche hanno accertato come il comportamento dei titolari degli esercizi commerciali etnici fosse assolutamente regolare. L'ordinanza emessa dal sindaco era infatti scaduta. La sua validità aveva durata sei mesi: dal 16 ottobre 2008 al 16 aprile 2009, e quello rappresentava dunque il primo sabato oltre il "coprifuoco".
Una motivazione che non ha certo contribuito a placare le proteste dei residenti tanto che i vigili urbani sono dovuti rimanere sul posto, per evitare che le tensioni e i diverbi potessero sfociare in scontro fisico, sino all'orario di chiusura, ante-ordinanza, dei negozi.
Ora però, quella che in via Malta e via Buonarroti sembrava essere una situazione risolta e archiviata torna invece a tornare al centro del dibattito-sicurezza nel quartiere Arcella.
«I residenti sono preoccupati - riprende Giovanni Carretta -, soprattutto perché comprendono come l'amministrazione comunale sul tema stia continuando a navigare a vista. Il presidente di Circoscrizione, Angelo Bordignon, del Pd, dice che l'assessore alla Polizia municipale Carrai gli avrebbe riferito che il rinnovo dell'ordinanza sarebbe stato firmato giovedì scorso. Ma allora ci chiediamo il motivo per cui l'atto non sia stato reso operativo subito. Questo dimostra il pressappochismo e il disinteresse dei nostri amministratori verso un tema centrale per la vita dei cittadini come la sicurezza».
E allora il Consigliere di quartiere del Pdl rilancia alcune sue proposte: «Ripristinare in tutti i quartieri, e non solo nel nostro, la commissione-sicurezza; realizzare in ogni Circoscrizione un punto "Città-sicura" che sappia raccogliere le segnalazioni dei residenti riguardo i problemi delle loro zone; ordinare la chiusura anticipata e il divieto di vendita di alcolici nelle aree a maggior rischio-degrado; co-gestire, assieme ai responsabili delle circoscrizioni, i vigili di quartiere e infine impiegare realmente la videosorveglianza senza usarla come continuo spot elettorale».
Matteo Bernardini