Eritreo insultato e pestato da due giovani ubriachi
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BOLOGNA. «Cosa fai qui? Torna nel tuo paese, negro!». Per quanto pronunciato da due ubriachi, l'insulto razzista ha colpito un giovane eritreo come le botte, prese all'alba per strada a Bologna per una sigaretta rifiutata. L'aggressione è avvenuta attorno alle quattro del mattino in via Fioravanti, vicino alla stazione ferroviaria. L'eritreo, di 24 anni, stava camminando per la strada insieme alla moglie, connazionale di 22 anni - entrambi sono regolari in Italia - quando è stato avvicinato da due giovani, evidentemente alticci, che gli hanno chiesto una sigaretta. «Non fumo, non ne ho», è stata la risposta. I due - un bolognese di 22 anni, con un precedente per lesioni e uno per guida in stato di ebbrezza, e un bosniaco di 23, regolare e incensurato - hanno protestato un po', poi si sono allontanati in direzione opposta. La coppia aveva ripreso a camminare quando il giovane si è sentito prendere alle spalle, si è girato e si è trovato davanti i due che lo hanno picchiato con un calcio al basso ventre e lo hanno insultato con frasi razziste.
Nonostante l'ora, qualcuno ha assistito alla scena e ha chiamato una volante della Polizia che è arrivata subito. Gli agenti hanno trovato i quattro ancora insieme, li hanno identificati e hanno ricostruito l'episodio. A quel punto la donna si è accorta che uno dei due aggressori stava cercando di disfarsi di un cellulare: era quello del marito, che durante la colluttazione era pure stato rapinato. Così i due uomini sono stati arrestati per rapina, lesioni finalizzate alla rapina e ingiurie aggravate da motivazioni razziste. Titolare dell' indagine è il pm Flavio Lazzarini. Il giovane eritreo si è fatto medicare al pronto soccorso, i medici lo hanno giudicato guaribile in sette giorni.