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News di Alcologia

Espad: statistiche sui consumi dei giovani

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Alcol, cocaina e ora anche la colla Così i nostri ragazzi si distruggono

Poiché l' Istat, l' Istituto Superiore della Sanità e l' Eurostat hanno fatto vedere, cifre alla mano, che ci sono sempre più ragazzini tra

gli 11 e i 15 anni che bevono, e magari si ubriacano, il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero sta preparando un disegno di legge

che limita la pubblicità degli alcolici in televisione e sui giornali. 1 In che senso «limita la pubblicità»? In questo senso: saranno

vietati gli spot o le inserzioni pubblicitarie che abbinano il bere all' uomo o alla donna di successo. Nessun divieto, invece, alla

pubblicità che renda nota l' esistenza di un certo prodotto. Guardi, è giusto, perché la situazione è grave. 2 Cioè? Il numero di bevitori

abituali tra gli 11-15enni è in crescita ed è arrivato al 18,6%. Un giovane su cinque si ubriaca ogni sabato sera, intendendo per

«ubriacarsi» il bere almeno sei bicchieri. Tra i minori di 17 anni l' alcolico più diffuso è la birra (19,1%), ma i superalcolici stanno al

15,7% e tra questi guidano la classifica gli aperitivi. Quelli di Eurostat, che monitorano la situazione europea, dicono che l' Italia è il

Paese nel quale il fenomeno non è ancora preoccupante come all' estero (siamo al penultimo posto in Europa per la diffusione di alcol tra gli

under 16). Tuttavia la faccenda degli aperitivi è impressionante perché gli aperitivi, in definitiva, non hanno nessun rapporto con la

cultura o la tradizione italiana, che è cultura, casomai, del vino o dell' abuso del vino. Da questo punto di vista sono colpito anche da

altri tre dati: va di moda il binge drinking, cioè il bere avendo come scopo esclusivo quello di ubriacarsi (più diffuso nel Nordest - col

9,8% che lo fa più di una volta al mese - che al Sud, 7%); secondo, il dieci per cento di tutte le morti in Italia sono causate dall' alcol.

Terzo, un altro dato ci dice una cosa grave sulle abitudini - meglio sui vizi - dei nostri giovani. E non riguarda il bere. 3 Di che si

tratta? Il Centro Antidroga del ministero dell' Interno ha consegnato al Parlamento la relazione annuale sul consumo di droga e da questo

risulta che il numero di diciassettenni che ricorrono alla cocaina in un anno è raddoppiato, che l' ecstasy si diffonde sempre di più e

soprattutto che c' è un nuovo fenomeno di massa. Si chiama sniffing. 4 Sniffing come sniffare. Sì, ma non cocaina, bensì colla o vernici.

Roba che si trova dal ferramenta, cioè, come il pattex. La situazione complessiva, così come descritta dall' Espad (European School Survey

Project on Alcohol and other Drugs), è questa: nell' ultimo anno di scuole superiori quasi l' 11% dichiara di essersi fatto un tiro di coca

almeno una volta nella vita; il 49% ha provato la cannabis; il 34% fuma più o meno regolarmente spinelli. Poi c' è questo sniffing: non si

trova la coca, non si trova neanche una canna e allora si va dal ferramenta. Naso nella colla. Fa malissimo lo stesso: alterazioni

neurologiche, danni cerebrali, disturbi visivi, psicosi di tipo paranoide, epilessia temporale, parkinsonismo, demenza. Si possono

danneggiare gravemente le reni, il fegato, i polmoni. 5 Ma c' è un modo per accorgersene? Cioè, se mio figlio... Stia attento agli odori. L'

odore di solventi sui capelli o sugli indumenti. Faccia caso al suo alito. Si allarmi se in camera sua compaiono a un tratto vernici o

diluenti. Ci sono degli effetti cronici di cui si può rendere conto abbastanza facilmente: le ulcerazioni alla bocca e al naso, l' alitosi,

l' arrossamento degli occhi, l' aumento dell' espettorazione bronchiale, a volte l' anoressia e la conseguente perdita di peso. Oppure si

stanca troppo presto, non riesce a concentrarsi, sta giù di morale, s' arrabbia subito, esagera a fare il perseguitato. Tutto con equilibrio,

mi raccomando. Gli adolescenti sono sempre adolescenti, rispondono male o cadono in depressione anche senza bisogno di colla da sniffare.

Però stia attento davvero: oggi bastano 10 euro per avere un frammento di droga, che poi si monta, cioè si polverizza su un piatto caldo.

Quindi si frantuma con una tessera telefonica e alla fine vale tre strisce. Distruggersi, con l' alcol, con la cocaina o addirittura con una

vernice, oggi è davvero diventato troppo facile.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)