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Esposizione cronica agli oppioidi: possibili danni anche nel trattamento del dolore cronico

Tra i farmaci oppioidi, il metadone rappresenta il trattamento di elezione per le persone dipendenti da eroina mentre la morfina è comunemente usata per il trattamento del dolore cronico derivante da condizioni neuropatiche e vascolari non maligne, ma altamente dolorose . Tuttavia poca attenzione è stata posta alla possibilità che l'esposizione cronica agli oppioidi per la cura del dolore, possa portare ad anomalie fisiologiche e/o adattamenti neuronali dannosi come quelli osservati in modelli sperimentali animali. Da una recente meta-analisi della letteratura scientifica alcuni ricercatori inglesi hanno infatti identificato alcuni deficit neuropsicologici riscontrati nei programmi per il trattamento e recupero sia delle persone dipendenti dagli oppioidi sia delle persone trattate per la cura del dolore cronico. In entrambi i gruppi , i ricercatori hanno quantitativamente identificato alcuni disturbi di personalità (aumentata impulsività), anomalie nella fluenza verbale e disfunzioni nella memoria di lavoro verbale. Gli autori sottolineano l'importanza di una valutazione neuropsicologica prima del trattamento al fine di pianificare trattamenti personalizzati più adeguati. Potenzialmente questi potrebbero includere metodi per il potenziamento cognitivo e di training. Secondo gli autori sono necessari ulteriori studi che analizzino gli effetti di specifici oppioidi come il metadone e l'eroina nelle persone tossicodipendenti e nelle persone con dolore cronico, oltre che gli effetti neuropsicologici durante l'astinenza negli assuntori cronici rispetto ai consumatori attivi di eroina o altri oppioidi. Questo permetterà di comprendere se la causa dei deficit neuropsicologici sia il risultato di fenotipi caratterizzanti la dipendenza o se dovuti ad una diretta conseguenza dell'uso cronico di oppioidi.

Baldacchino, D.J.K. Balfour, F. Passetti, et al, Neuropsychological consequences of chronic opioid use: A quantitative review and meta-analysisNeuroscience & Biobehavioral Reviews, 2012

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)