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Estate: italiani in cyberfuga dalla crisi, cresce dipendenza dal web

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Estate: italiani in cyberfuga dalla crisi, cresce dipendenza dal web

Tra spread in salita e borse in calo, canicola e uragani, incidenti e delitti è ormai difficile trovare una buona notizia. "La realtà da mesi è presentata come negativa e il futuro oscuro, così fra gli italiani alle prese con il rientro dalle vacanza o le ferie mai fatte, si moltiplicano i comportamenti compulsivi, inclusa la dipendenza da Internet. Di fronte alla crisi economica, infatti, la dissociazione regalata da cybersex, chat e gaming consente una fuga da una realtà rappresentata o vissuta come insopportabile". Lo spiega all'Adnkronos Salute Federico Tonioni, responsabile dell'ambulatorio per curare gli Internet-dipendenti attivato al Policlinico Gemelli di Roma nel novembre 2009.Un centro "dove abbiamo seguito molti pazienti anche in estate, abbiamo prime visite prenotate fino a fine ottobre e in tutto abbiamo assistito oltre 550 persone in quasi tre anni". Da questa esperienza lo psichiatra ha avuto la sensazione di un aumento "della tendenza a ricorrere a internet e alle emozioni regalate da chat erotiche e gaming, come pure al gioco d'azzardo, non tanto per vincere quanto per sognare, dissociarsi dalla realtà. Una dissociazione che è il contrario dell'integrazione, ovvero affrontare i problemi, e che a volte aiuta a non essere schiacciati dagli eventi". Ma una cosa è 'sognare' a occhi aperti, un'altra e passare intere giornate incollati al pc o al tablet. E questo anche in estate, una stagione in cui "ormai il web ha azzerato la pausa digitale: alcuni nostri giovani pazienti hanno passato la vacanza chiusi in albergo, chattando con gli amici". Insomma, le ferie ormai non cambiano le giornate dei cybermaniaci. Ma chi sono? "Il 20% dei nostri pazienti - spiega lo psichiatra - è rappresentato da adulti 'stregati' da siti pornografici e gioco d'azzardo online, mentre il restante 80% è composto da ragazzi di 12-22 anni, grandi fruitori di social network e giochi di ruolo. Per la prima categoria si tratta di una dipendenza patologica, mentre per gli adolescenti il fenomeno è differente", sottolinea Tonioni. "Se gli adulti, 'immigrati digitali', sviluppano dipendenze online che li portano a isolarsi in una sorta di comportamento autistico, i giovanissimi vivono sul web in interconnessione, comunicano in maniera nuova", dice Tonioni. "In generale, infatti, i ragazzi costruiscono relazioni che escludono il corpo fisico, vivono attraverso avatar ideali, condividendo il proprio sogno a occhi aperti e il proprio profilo ideale con centinaia di amici virtuali. E questo ha effetto sulla vita quotidiana: se i più timidi possono acquisire sicurezza nella realtà, grazie al proprio avatar e ai rapporti intrecciati sul web, altri possono avere un comportamento regressivo. Penso all'aumento dell'aggressività nei maschi e all'attenzione per l'apparire nelle femmine". Insomma, secondo l'esperto internet e i social network stanno cambiando il modo di comunicare e le relazioni tra adolescenti, ma costituiscono anche una 'finestra' per fuggire da un futuro 'disegnato' con troppe ombre e poche luci.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)