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News di Alcologia

Estate, voglia di birra. Quali i rischi per la salute?

Estate, voglia di birra. Quali i rischi per la salute?

Estate a tutta birra, ma farà bene alla salute?

In estate è particolarmente apprezza, e ormai in Italia – terra di vini – esistono numerose varietà di birra artigianale o locale conosciute anche all’estero: in generale è infatti la terza bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua e il tè. Se la sua componente alcolica la rende comunque una bevanda da consumare con moderazione, sono molti gli aneddoti e gli studi scientifici relativi a presunti effetti benefici della birra per la salute del cuore, dei vasi, ma anche contro il diabete di tipo 2. Ma sarà vero?

A mettere le cose in chiaro sono i medici anti-bufale di Dottoremaeveroche.it, il portale contro le fake news della Fnomceo (Federazione nazionale degli ordini dei medici). Che, ahimè, gelano le illusioni degli amanti della birra: le conclusioni degli studi a favore di questa bevanda non sono così chiare da spingere a modificare la raccomandazione di astenersi dal consumo di alcolici.

Innanzitutto occorre fare un ragionamento sulle quantità di birra che si assumono. Anche se consumata in quantità moderata, la birra non fa bene alla salute perché è una bevanda alcolica. È proprio il consumo di alcol contribuisce a circa tre milioni di morti ogni anno a livello globale, nonché alle disabilità e alle cattive condizioni di salute di milioni di persone. Ma per cosa potrebbe essere utile la birra? Alcuni ricercatori attribuiscono al consumo moderato di birra effetti benefici per il sistema cardiovascolare ed effetti protettivi contro le malattie neurodegenerative. I componenti della birra potrebbero avere un effetto antiossidante e antiinfiammatorio, due aspetti che incidono nell’insorgenza di tali malattie.

Ma vediamo meglio di cosa stiamo parlando: la birra è costituita per il 90% di acqua. Contiene inoltre carboidrati, alcol e proteine. L’alcol e i carboidrati contribuiscono a rendere la birra una bevanda calorica: una bottiglia da 33 cl procura 140 Kcal, circa il 7% del fabbisogno giornaliero su una dieta di 2.000 Kcal. Quindi il consumo può indurre anche problemi di sovrappeso o di obesità. Il processo di fermentazione con cui si produce la birra la rende ricca di vitamine del complesso B: il contenuto di folati e colina è relativamente significativo. Sono abbondanti anche i polifenoli e i flavonoidi che contribuiscono a conferire alla bevanda il suo particolare sapore. Queste sostanze potrebbero avere effetti benefici per la salute perché i risultati di alcune ricerche – non particolarmente solide dal punto di vista metodologico – indicano che potrebbero ridurre i livelli di alcuni biomarcatori tipici dell’infiammazione.

Nei passati decenni si sono moltiplicate le ricerche sugli effetti delle bevande alcoliche sulla salute e alcuni studi – spesso molto promossi sui media rivolti al pubblico – hanno enfatizzato l’associazione positiva tra consumo di vino o birra (in piccole quantità) e protezione cardiovascolare. L’etanolo contenuto nella birra potrebbe indurre l’aumento del colesterolo Hdl, con il suo effetto positivo di rimozione dei lipidi dai vasi sanguigni. Inoltre, l’etanolo sembra essere responsabile della diminuzione dell’aggregazione piastrinica e dei livelli di fibrinogeno, entrambi coinvolti nei processi di coagulazione.

Infine, l’etanolo induce un aumento della sensibilità all’insulina, diminuendo dunque il rischio di diabete di tipo 2. “Tuttavia i dati citati sono parziali e non permettono di modificare la raccomandazione di astenersi dal consumo di alcolici.

(...omissis...)
 
copia integrale del testo si può trovare al seguente link: https://www.fortuneita.com/2022/08/15/estate-a-tutta-birra-ma-fara-bene-alla-salute/

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.cufrad.it)