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Etilometri affidabili e precisi? Inchiesta sui vari modelli

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Caso etilometri affidabili e precisi? Inchiesta sui vari modelli


Etilometro ma quanto mi costi? O meglio: ma sei davvero così affidabile? Stando a un'indagine fatta contenuta nel prossimo numero di Quattroruote sembrerebbe di no, visto che le cose cambiano a seconda dell'etilometro utilizzato e delle persona stessa che vi iene sottoposta. Ma andiamo con ordine.


Con la collaborazione di una pattuglia della Polizia Stradale di Pavia il mensile ha ricreato presso il proprio impianto di prova di Vairano un posto di blocco con tanto di etilometro ufficiale della Polstrada. A coloro che hanno partecipato al test, di età e corporatura differente, sono stati offerti, nell'arco di mezz'ora circa, due mojiti a testa (insieme hanno bevuto circa l'80% di una bottiglia di rum reserva da 70 cl). Quindi sono stati sottoposti all'etilometro omologato, normalmente utilizzato dagli agenti.
Il cinquantenne, abituato a bere verso sera un superalcolico, faceva registrare un secco 0,50g/l (al limite della legalità), la ragazza (snella e atletica), che normalmente beve a tavola un bicchiere di vino o una birra, svelava un tasso di 0,78 g/l, mentre il ragazzo (poco avvezzo agli alcolici) faceva segnare un valore di 0,80 g/l. Per il Codice della strada, quindi, due patenti su tre sospese da tre a sei mesi, più l'ammenda e la decurtazione di 10 punti.


Immediatamente dopo la rilevazione con gli agenti, i tre volontari hanno ripetuto la prova utilizzando i vari dispositivi fai da te: i precursori elettronici, più costosi e delicati, hanno fornito dati disallineati rispetto a quelli registrati dalla Polstrada, inferiori anche di 0,2/0,5 g/l. Più affidabili e precisi si sono dimostrati gli etilometri chimici (tubicini di vetro pieni di sali minerali in granuli che cambiano colore se si supera la soglia): dispositivi semplici e a buon mercato, le cui rilevazioni, pur di massima, sono sempre state coerenti con l'etilometro della polizia stradale.


La prova è terminata con l'assunzione, da parte dei tre, di un prodotto - acquistato a caro prezzo in seguito a una televendita - che prometteva di rendere agevole il superamento dei controlli alcolemici da parte delle forze dell'ordine. Un prodotto rivelatosi assolutamente inutile dato che, alla prova, non ha modificato minimamente i tassi dei soggetti rilevati dalla Polstrada.
Quattroruote ha infine fatto un controllo sul campo a Roma e Milano per vedere quanti locali - che somministrano alcolici e chiudono dopo le 24 - mettono a disposizione dei clienti l'etilometro, come previsto dalla legge: nella capitale bene a Trastevere e Testaccio, male a Campo dè Fiori in particolare in piazza Giordano Bruno. A Milano un locale su due tra quelli visitati (Navigli e Isola) non rispetta la legge e in alcuni casi, il dispositivo è addirittura a pagamento.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)