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Etilometri nei locali pubblici: bilancio tra luci e ombre

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Etilometri nei locali pubblici, la "sbornia" è già passata
Test anti-alcol ignorati da clienti ed esercenti dopo pochi mesi Commenta
L'INIZIATIVA era partita all'inizio dell'anno in pompa magna: tanto entusiasmo, tanta convinzione, adesione generalizzata. L'installazione

dei test anti-alcol in bar e ristoranti a disposizione dei clienti per la prevenzione degli incidenti stradali aveva convinto davvero tutti.

Poi, mese dopo mese, l'interesse si è placato e gli etilometri sono scomparsi in molti locali, ignorati in generale dagli stessi clienti.
GIÀ da metà novembre 2010 tutti i locali che restano aperti dopo la mezzanotte sono obbligati a mettere a disposizione dei clienti, il

‘precursore', cioè la versione non omologata dell'etilometro. Per il cliente non è un test obbligatorio, né ha valore legale, aiuta però a

conoscere il proprio tasso alcolemico e a comportarsi di conseguenza. Tenere all'interno dell'esercizio un apparecchio di rilevazione del

tasso alcolemico non è certo un‘impresa titanica. Ma tra i tanti bar da noi visitati, la maggioranza non espone all'interno e all'uscita le

apposite tabelle parametrali riferite sia ai tassi alcolemici consentiti dalla normativa, sia agli effetti derivanti dall'assunzione di

alcool. Nonostante la normativa, negli esercizi di Cesena e provincia, sembra che sia solo un ‘optional' l'applicazione della stessa. E dire

che le multe per gli inadempienti sono in teoria salate. Le sanzioni amministrative più ricorrenti vanno da 5mila a 20mila per la

somministrazione di bevande alcoliche nella fascia oraria dalle 3 alle 6 e da 300 a 1.200 euro per la mancata detenzione ed esposizione degli apparecchi e delle tabelle. Nel caso di una reiterazione, nell'arco di due anni, della violazione di somministrazione di bevande alcoliche in orari non consentiti, è prevista la sospensione della licenza all'esercizio dell'attività per un periodo compreso tra i sette e i trenta giorni. E anche vero che non è obbligatorio da parte degli esercenti far sottoporre i clienti alla prova del test, ma sarebbe un incentivo salutare, se almeno li possedessero, visto che pochissimi sono i bar e i ristoranti con il kit dell'etiloco-test monouso che hanno applicato il servizio.
LE TABELLE da esporre in un posto visibile ai clienti sono contenute in due locandine (generalmente fornite dalle associazioni di categoria)

da affiggere congiuntamente e sono corredate di ogni informazione anche sui sintomi correlati ai vari livelli di assunzione di bevande

alcoliche. Tabelle e precursori consentiranno al cliente di affrontare più serenamente la guida ed evitare, in caso di fermo delle forze

dell'ordine, di incorrere nelle sanzioni previste per la guida in stato di ebbrezza. Le sanzioni prevedono la confisca dell'auto ed il ritiro

della patente per il consumatore che supera il livello 1,5 di alcolemia.
Per quanto riguarda il precursore, sono a disposizione diverse opzioni ma si tratta in genere di strumenti di facile utilizzo con cannuccia

monouso. Non si ha bisogno d'installazione e manutenzione complesse, basta che i gestori riflettano e mettano una mano sulla coscienza, senza guardare al portafoglio, se vogliono dare un contributo solidale per evitare l'incremento sempre costante degli incidenti che annualmente produce circa tremila vittime per uso di alcol.
m.r.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)