Experimental and Clinical Psychopharmacology: effetti dell'alcol sulla guida
Experimental and Clinical Psychopharmacology: effetti dell'alcol sulla guida
Quando qualcuno vuole rimettersi al volante dopo una sbronza perchè è convinto che gli sia passata, probabilmente il suo
cervello non è ancora pronto per guidare. Lo afferma uno studio statunitense, pubblicato da Experimental and Clinical
Psychopharmacology, secondo cui anche quando si ha la sensazione di stare bene ancora non si è in grado di affrontare
performance cognitive complesse. I ricercatori hanno chiesto ad alcuni volontari di bere alcolici in modo da portare il tasso
nel sangue da 0 a 0,1, per poi farlo tornare a zero. Durante tutto il percorso sono stati fatti compiere ai soggetti alcuni
test cognitivi, ed è stato chiesto loro di descrivere il proprio stato fisico. Il risultato è stato che il numero di errori
nei test tendeva a salire e scendere con il tasso alcolico, e rimaneva alto anche quando i volontari si dicevano convinti che
la sbronza fosse passata.
Pericolo al volante "Le funzioni che abbiamo testato sono quelle fondamentali quando si guida - spiega Peter Snyder,
neurologo dell'università del Connecticut - quindi la conclusione che si può trarre è che è rischioso affidarsi soltanto alle
proprie sensazioni per rimettersi alla guida, perchè il cervello riprende le sue normali funzioni solo quando non c'è più
alcol nell'organismo". Secondo alcuni studi basta un tasso dello 0,02% di alcol nel sangue per raddoppiare la probabilità di
incidenti negli uomini sotto i 20 anni, mentre la percentuale dello 0,1% aumenta il rischio di 52 volte.