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Eyeballing e drunkoressia, ecco come i giovani si distruggono

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Eyeballing e drunkoressia, così i giovani si distruggono anche a Genova


Alcol versato direttamente negli occhi, pensando di farlo entrare in circolo immediatamente. Oppure alcol come unico alimento della dieta, rinunciando al cibo per nutrirsi esclusivamente con le calorie dei drink.

Sono le due nuove, devastanti “mode” che si sono diffuse tra i giovani di tutto il mondo e che sono approdate anche a Genova.

La più spettacolare, diffusa anche attraverso i social media e con decine di video postati su YouTube, si chiama eyeballing: «Tutto nasce da una leggenda metropolitana – spiega Gianni Testino, vice presidente della Società Italiana di Alcologia e responsabile del Centro Alcologico Ligure all'ospedale San Martino – Quella che l'alcol entri in circolo molto prima se assorbito dagli occhi. Un'idea che non ha alcun fondamento scientifico ma che si è diffusa molto in fretta tra i giovani: per raggiungere più in fretta livelli di “sballo” maggiore i ragazzi appoggiano la bottiglia sull'occhio, spingendo con forza nel tentativo di assorbire più alcol possibile».

In realtà in questo modo ne entra in circolo molto poco: «Ma essendo l'etanolo tossico e fortemente irritante per le mucose – continua Testino – crea delle alterazioni, una specie di allucinazioni visive che ai ragazzi danno l'impressione di uno sballo maggiore». In realtà l'unico effetto che si ottiene sono danni, anche molto seri, agli occhi: si va da una semplice irritazione a delle lesioni, per arrivare nei casi più gravi a delle lacerazioni con necessità di trapianto della cornea».

Solo negli ultimi sei mesi due i casi arrivati al Centro Alcologico Regionale dell'ospedale San Martino: «Entrambi maschi tra i 16 e i 17 anni – spiega Testino – con un'evidente dipendenza da alcol. Fortunatamente per loro i danni agli occhi sono stati contenuti».

Ma se l'eyeballing si sta diffondendo tra i ragazzi, ancora più grave è l’altro fenomeno che si sta diffondendo tra le adolescenti: la drunkoressia. «Si tratta di una patologia che coinvolge ragazze con tendenze all'anoressia – sintetizza Gianni Testino – Avendo compreso che essendo l'alcol ipercalorico (anche se sono calorie vuote, ovvero senza valori nutritivi) serve a ridurre l'appetito. In questo modo tendono a non alimentarsi più, sostituendo il cibo con drink alcolici.

Si tratta di una patologia doppia: dipendenza da alcol e disturbi alimentari, curarla è davvero molto difficile». Nel 2012 al Centro Alcologico Regionale sono arrivate una decina di ragazze drunkoressiche: «Una cifra molto alta per una regione di queste dimensioni – continua Testino – ma soprattutto per una malattia che le famiglie tendono ancora a nascondere per paura o per vergogna».

Eyeballing e drunkoressia, due tendenze pericolose ma soprattutto spie di un dato allarmante: sempre più giovani sotto i 18 anni sono dipendenti da alcol: «La Liguria è la quarta regione in Italia per inizio del consumo – conclude Testino – Si inizia a bere a partire dagli 11/12 anni e la dipendenza si sviluppa in età precoce. Al Centro Alcologico del San Martino iniziano ad arrivare ragazzi con gravi malattie al fegato ancor prima di diventare maggiorenni».

 

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)