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Eyeballing: una nuova pericolosa moda

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Ubriacarsi con l'alcol negli occhi. Una moda diffusa tra i giovanissimi che potrebbe causare danni irrimediabili alla vista e

non solo
"Beata gioventù" direbbero i nostri nonni. Sì, i giovani sono davvero fortunati. Spesso non si rendono tuttavia davvero conto

di esserlo. E sarà un po' per questo, un po' perché hanno poca esperienza ma tanta voglia di provare, che sono sempre alla

ricerca di qualcosa di più, di qualcosa di strano, insolito, magari che li mandi temporaneamente fuori dagli obblighi

quotidiani.
Ed ecco che l'ultima risposta giovanile, volta allo sballo, si chiama "eyeballing". Eh sì, e finita l'era del binge/drinking,

ora per farsi del male l'alcol non si manda nello stomaco ma negli occhi. Certo, raccontata cosi può far sorridere ma e una

triste realtà giovanile che e nata alcuni anni fa nei campus inglesi, per poi approdare in quelli americani e quelli

francesi.
L'eyeballing consiste nel mettere ben a contatto il collo della bottiglia, o del bicchiere, con l'occhio. Questo gesto si

compie perché si ritiene che in tale modo si sballerebbe di più e più velocemente che nel tradizionale scolarsi la bottiglia.

Per questo genere di giochetti, normalmente, si usa la vodka e si versa direttamente nel bulbo oculare dopo aver posizionato

correttamente la bottiglia.
Secondo la psichiatra infantile Patrice Huerre, «Questa è una tendenza marginale in Francia, fa parte del desiderio dei

giovani di testare i loro limiti».
«L'alcolizzazione degli adolescenti ha assunto importanza negli ultimi anni, la ricerca di fonti di emozioni e anche l'

assunzione di rischi», aggiunge Huerre, autrice tra gli altri del libro Alcol e adolescenza, giovani in cerca di ebbrezza.
Ma come si fa ad ubriacarsi attraverso l'assunzione di alcol da un occhio¬?
Secondo il direttore scientifico di SFO (società francese di oftalmologia), Jean-Antoine, l'assorbimento è talmente minimo

che e impossibile ubriacarsi. Addirittura il tasso alcolico nel sangue non aumenta per niente. Di conseguenza, se un giovane

da segni di ubriachezza i casi sono due: o finge, o era già ubriaco prima.
Secondo Patrice Huerre, il problema e che questa moda si sta diffondendo anche tra i giovanissimi. Se prima si usava farlo

nei college, ora lo fanno anche i bambini alle scuole medie; bambini che, tuttavia, non hanno il senso reale del pericolo. I

danni che ne potrebbero derivare, secondo Huerre, sarebbero irreparabili. La superficie dell'occhio, infatti si danneggerebbe

causando gravi problemi alla vista.
«I genitori dovrebbero far arrivare messaggi di prevenzione ai loro figli, anche se ovviamente non si può impedire tutto. In

caso di passaggio all'atto come rivalsa, tuttavia, dovrebbero considerarlo come un segnale d'allarme e vedere se il giovane

non ha bisogno di essere aiutato», conclude Huerre.
Come sempre, quindi, ai genitori tocca avere mille occhi. E, in questo caso, ai propri figli conviene tenerseli, i propri

occhi.