338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Facebook capisce se ti ubriachi, tramite un algorimo che analizza gli status del profilo

cufrad news alcologia alcol alcolici alcolismo Facebook


Facebook capisce se ti ubriachi (e quanto)
Facebook dà, almeno almeno in parte, il suo contributo per ridurre il problema dell'alcolismo fra i giovani americani grazie a uno speciale

algoritmo sviluppato da due atenei. È chiaramente un esperimento che pare abbia funzionato molto bene.
"Il segreto è un algorimo che analizza gli status del profilo"
Alzato il gomito? - I ricercatori dell'Università del Wisconsin e dell'Università di Washington hanno creato uno speciale algoritmo che ha

analizzato i profili pubblici di 300 studenti - di età compresa tra i 18 e i 21 anni - per rilevare riferimenti all'uso di bevande alcoliche

. Gli studenti erano, chiaramente, tutti volontari altrimenti sarebbe stato impensabile violare la loro privacy su un argomento così

delicato.
Update alticcio - Gli aggiornamenti su Facebook degli studenti sono stati divisi in tre categorie: gli update senza riferimento all'alcool,

con riferimenti all'alcool ma non allo stato di ubriachezza e, dulcis in fundo, quelli che includevano parole come "sbronzarsi",

"distruggersi", "sfasciarsi" e altre frasi riferite a stati di intossicazione estrema.
Che sballo! - I volontari sono poi stati invitati a compilare un test denominato AUDIT che aiuta a capire se il soggetto ha problemi con l'

alcool. Il risultato? Nessuno di chi aveva uno status "sobrio", o per lo meno "non troppo" è stato identificato come una persona che fa abuso

di bevande alcoliche . Quelli con regolari e frequenti update "da festa selvaggia" invece tendevano a superare la soglia di allarme.
Bella iniziativa - Che gli universitari americani alzino spesso e volentieri il gomito è cosa nota. Il problema è che vanno poco a farsi

visitare da un medico visto che, negli Stati Uniti, il sistema sanitario ha costi elevatissimi. Ben vengano, quindi, iniziative che

coinvolgono un social network frequentatissimo come Facebook per informare sui danni e i pericoli legali all'alcool.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)