Falerna (CZ): a scuola lezioni di educazione stradale
scuola educazione alcolismo giovani
FALERNA - Convegno sull'educazione stradale, per il secondo anno consecutivo, al locale istituto comprensivo, a conclusione di un progetto finalizzato a diffondere tra i giovani la cultura della sicurezza, ispirata alla legalità e alla convivenza civile.
Ha introdotto i lavori il dirigente scolastico, Felice Caruso, che ha richiamato l'attenzione del giovane uditorio sull'importanza «della conoscenza delle norme che regolano la circolazione stradale. La cui non osservanza provoca incidenti stradali, che oggi costituiscono forse la principale causa di morte, soprattutto tra i giovani.
Alcolismo e tossicodipendenze -ha detto ancora Caruso- sono poi i principali fattori responsabili delle stragi del sabato sera e non solo».
Con il supporto di mezzi informatici e cartoni animati il sostituto commissario della Polizia di Stato Francesco Manzo, a sua volta, con gli alunni delle prime due classi della scuola media ha affrontato la questione dei comportamenti degli utenti della strada, automobilisti o pedoni. Si è soffermato sull'utilità delle cinture di sicurezza anche per chi occupa i sedili posteriori di un'auto, sui segnali stradali e sul loro significato. Con gli alunni delle terze classi, che a breve conseguiranno il patentino per la guida del ciclomotore, ha parlato, invece, dei comportamenti corretti da assumere, quando si guida un ciclomotore: limiti di velocità, uso del casco, rispetto della segnaletica, focalizzando l'attenzione sulle conseguenze dell'uso di sostanze alcooliche o stupefacenti, purtroppo largamente usate dai giovani, causa di gravi incidenti stradali per l'effetto devastante che le stesse hanno sui riflessi e sul sistema nervoso in generale.
Filmati di incidenti accaduti veramente e simulazioni sono serviti a far capire meglio il problema. «Le tematiche hanno largamente interessato gli allievi» afferma il dirigente scolastico. Che sottolinea come anche quest'anno l'iniziativa si sia rivelata «assai formativa», essendo valsa a «far apprendere agli alunni le conoscenze di base per vivere in maniera sicura e consapevole l'ambiente della strada, senza mettere in pericolo la propria vita e quella degli altri. Il successo formativo dell'iniziativa -prosegue Caruso- va a tutti i docenti e ai genitori, i quali, consapevoli del ruolo primario svolto dalla scuola per la cultura della sicurezza, provvedono a iniziative mirate al miglioramento dell'offerta formativa e alla diffusione delle buone pratiche» tra i giovani di oggi e i cittadini di domani consci dei propri doveri, non solo dei diritti. Sono in programma per quest'anno lezioni anche per le quinte classi della scuola primaria. L'iniziativa è stata curata dalla docente Maria Grazia Saffioti in collaborazione con Nicola Ferraro, genitore di un alunno e agente di polizia.