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Farmaci on line: il Sistema di Allerta del DPA in prima linea

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Farmaci on line: il Sistema di Allerta in prima linea

Fonte: Sistema di Allerta


Il decesso della donna di 29 anni e l'intossicazione di altre due donne di 32 e 62 anni nel Comune di Barletta in seguito all'ingestione di una sostanza contraffatta acquistata su internet, hanno riportato l'attenzione sulla questione della vendita dei farmaci e di altre sostanze online, spesso prive delle adeguate certificazioni.
Un problema che il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri conosce bene, con 207 pagine internet per la vendita di sostanze e farmaci online segnalati alle Forze dell'Ordine in un solo anno, di cui 67 oscurate, 102 annunci rimossi e 6 indagini in corso. Il Sistema Nazionale di Allerta Precoce, la cui sede operativa è situata a Verona presso il Dipartimento Dipendenze Ulss 20, dispone di una Unità di Monitoraggio del Web che , nell'ambito dello specifico progetto "Droga e Internet" attivato dal DPA, esegue costantemente controlli sulla vendita di sostanze online che, nella maggior parte dei casi si rivelano illegali, contraffate o farmaci venduti senza la necessaria prescrizione medica.
La sostanza responsabile dell'avvelenamento delle tre donne a Barletta , secondo quanto riportato dalla stampa, sarebbe stata il nitrito di sodio, anche se in un primo momento era stato indicato come responsabile il sorbitolo, una sostanza classificata come additivo alimentare e usata nei test per le intolleranze alimentari. Il farmaco era stato acquistato sul noto sito di compra-vendita ebay da un noto medico privato e pare fosse di provenienza cinese.
Il problema della vendita di farmaci e altre sostanze online e' diventato di grande interesse internazionale negli ultimi anni proprio perche' rappresenta un pericolo per la salute degli acquirenti che attirati da offerte vantaggiose e facili proposte commerciali rischiano di acquistare farmaci dannosi per la propria salute e di essere vittime di inganni.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità infatti, oltre la metà dei farmaci venduti online sono contraffatti. Nel 2010 le Nazioni Unite hanno appurato che sono stati sequestrati oltre 12.000 farmaci, di cui 5.500 di provenienza illecita. L'India è il principale paese produttore da cui proviene il 58% dei prodotti sequestrati, seguito da Stati Uniti, Cina e Polonia.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)