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Farmaci per l'alcolismo nella donna: un contributo

Farmaci per l'alcolismo nella donna: un contributo

FARMACI PER L’ALCOLISMO NELLA DONNA

Con l’articolo di Agabio et alter sui farmaci per l’alcolismo nella donna, si conclude la rassegna dei contributi del numero monografico di Medicina delle dipendenze dedicato alla medicina di genere. L’articolo fa il punto della situazione rispetto agli studi sull’efficacia dei principali farmaci utilizzati per il trattamento dell’alcolismo. Sebbene l’analisi delle differenze di genere nelle dipendenze cominci a essere studiata con maggiore attenzione del passato, sono ancora molto pochi gli studi che valutano in maniera accurata le specificità di genere nei vari aspetti implicati nella dipendenza da sostanze psicoattive.


Non fanno eccezione gli studi sulle risposte ai farmaci più usati nelle terapie di contrasto all’alcolismo: se si calcola che circa 1/3 degli alcolisti è costituito da donne, la proporzione di donne incluse nelle ricerche sulle terapie farmacologiche contro l’alcolismo è in media molto minore. Ciò rappresenta un limite notevole, tenuto conto che la ricerca sull’alcolismo ha mostrato interessanti differenze di genere. In generale, tali differenze sono riconducibili ad aspetti neuro-biologici, genetici, ma anche ai meccanismi fisiologici e metabolici, che fanno sì che gli effetti dell’alcol siano in parte diversi per uomini e donne. Se quindi il genere si rivela essere un’importante variabile per l’analisi della dipendenza da alcol, è ipotizzabile che anche nella risposta ai farmaci, così come nel loro dosaggio, il genere possa fornire significative informazioni.


Tornando alla metanalisi sui farmaci approvati per il trattamento dell’alcolismo, solo nel caso di acamprosato, naltrexone, nalmefene e GHB la percentuale di donne reclutate negli studi si approssima alla reale frequenza di donne alcoliste. Per l’acamprosato, mentre vi sono risultati discordanti sulla sua efficacia, non si registrano differenze di genere significative nella farmocinetica. Per il naltrexone, che agisce come blocco dei ricettori degli oppiodi all’origine, in parte, degli effetti gratificanti dell’alcol, la metanalisi mostra risultati piuttosto discordanti rispetto a possibili differenze di genere negli effetti della somministrazione del farmaco a donne e a uomini. Nel caso del nalmefene, farmaco con meccanismo d’azione simile al naltrexone, mancano informazioni attendibili sulle differenze di genere e vi sono risultati discordanti sulla sua efficacia nella riduzione del consumo di alcol.


(...omissis...)


Agabio R. et alter, 2014, L’efficacia dei farmaci per l’alcolismo nella donna, Medicina delle dipendenze, IV, 16, pp. 30-40.


copia integrale del testo si può trovare al seguente link: http://www.cesda.net/?p=8527


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)