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Farmaci venduti online: un problema che merita attenzione

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Farmaci: boom di quelli 'taroccati' venduti online

 Il caso della donna morta a Barletta dopo aver assunto un farmaco acquistato online non fa che confermare i dati allarmanti forniti dai Nas e dall'Aifa: i farmaci acquistati via internet hanno conosciuto negli ultimi anni un vero boom: costi bassi, anonimato e scarsi controlli, e molto spesso il rischio di imbattersi in prodotti contraffatti.
  Basti pensare che per ogni euro investito dalle organizzazioni criminali nel commercio di farmaci contraffatti, si genera un guadagno di 2.500 euro. Con la droga, questa proporzione e' di 1 a 16. Quindi, il mercato di medicinali falsi e' circa 150 volte piu' redditizio rispetto a quello delle sostanze stupefacenti e anche punito in maniera meno severa. Un fenomeno in crescita esponenziale, che gia' negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un aumento di circa 10 volte. Al top della classifica contraffazione, i farmaci anti-impotenza, che i Nas reputano un 80% circa dei sequestri totali e che generano un mercato importante. Con il futuro recepimento della convenzione Medicrime del Consiglio d'Europa, che introduce norme di diritto penale nei casi di contraffazione farmaceutica e crimini correlati, sicuramente ci sara' un passo avanti, ma oggi, denunciano i Nas, le leggi non sono specifiche e le sanzioni sono molto meno efficaci rispetto a quelle applicate nei confronti degli spacciatori.
  Che sia un fenomeno di massa lo dimostra un'indagine della fine del 2010 da parte della Commissione Igiene e Sanita' del Senato: oltre un italiano su tre acquista medicinali su internet (e le pillole contro le disfunzioni sessuali sono solo la punta dell'iceberg), ma il 50% dei farmaci acquistati sul web e' contraffatto. D'altra parte l'85% dei siti non richiede prescrizione, anche quando e' obbligatoria per legge, mentre per l'8% dei siti e' sufficiente una ricetta inviata via fax.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)