Fatica fisica e poco alcol fanno vivere di più: i dati di uno studio
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Fatica fisica e poco alcol fanno vivere di più
Sassari - Le persone, contadini e pastori, che hanno «faticato» per raggiungere il luogo di lavoro (tragitto più lungo e con una pendenza
territoriale maggiore) e hanno bevuto meno alcol sono vissute anni in più rispetto agli altri. È un dato statistico emerso nella ricerca di
due studiosi dell'Università di Sassari sui motivi di longevità fra la popolazione sarda.
Il Comune di Villagrande Strisaili in Sardegna detiene un primato mondiale. In questo piccolo centro dell'Ogliastra le probabilità di un uomo
di raggiungere la soglia dei 100 anni sono più elevate che in qualsiasi angolo del pianeta e le aspettative di vita maschili e femminili
sostanzialmente si equivalgono (mentre nella media italiana sono maggiori le donne centenarie). Sulle ragioni che concorrono a questo
invidiabile record hanno indagato i due studiosi dell'Università di Sassari: il ricercatore del Dipartimento di Scienze Biomediche Gianni Pes
e lo specialista endocrinologo Francesco Tolu. I risultati dello studio sono stati pubblicati dalla rivista scientifica Nutrition Metabolism
and Cardiovasular Disease.
Per la loro ricerca i due studiosi sassaresi si sono serviti di documenti storici, alcuni dei quali mai utilizzati e risalenti agli anni
Trenta e Quaranta, che hanno consentito di ricostruire le abitudini di vita e nutrizionali della popolazione sarda. Pes e Tolu hanno poi
raccolto i dati demografici dei 377 comuni dell'isola da cui sono emersi differenti livelli di longevità, a seconda dell'area, riconducibili,
come la letteratura ha chiarito, in minima parte a fenomeni genetici (25%) e per lo più a fattori ambientali, stili di vita e abitudini
alimentari (75%). Per meglio definire e quantificare la longevità Pes e Tolu hanno adottato l'Estreme Longevity Index (Eli), un indice che
misura la probabilità di un neonato di arrivare a 100 anni, metodo ritenuto più accurato rispetto al «vecchio» criterio della prevalenza
utilizzato sinora dalla comunità scientifica che fornisce il numero di anziani (prescindendo dal luogo di nascita) in una porzione geografica
stabilita.
I due studiosi hanno, quindi, posto la loro attenzione su alcuni fattori (l'alimentazione, la tipologia dell'attività lavorativa, la distanza
percorsa per raggiungere il posto di lavoro e la pendenza del territorio del comune di appartenenza). Dalla correlazione di questi elementi
sono emersi alcuni dati interessanti: i quattro centri della Sardegna che vantano una maggiore longevità maschile, fra cui Villagrande
Strisaili, sono quelli in cui il tragitto per recarsi al lavoro è più lungo e con una pendenza territoriale maggiore. Ma l'indagine ha
evidenziato, infine, anche una debole correlazione con il consumo di vino: si vive più a lungo nei luoghi in cui si beve meno alcool.
(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)