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Nuovi strumenti d'indagine per l'alcol-dipendenza: un test rileva i deficit cerebrali frontali

Alcuni ricercatori della Federal University di Espirito Santo e Rio de Janeiro (Brasile) hanno effettuato delle misure volumetriche mediante tecnica di Risonanza Magnetica (MRI) segmentando le immagini delle strutture cerebrali ottenute da scansioni MRI su 60 soggetti alcol-dipendenti. I partecipanti allo studio erano 52 maschi (età media 47,2 ± 10,4 anni), forti bevitori (284.4 ± 275.9 g di alcol al giorno) per un lungo periodo di tempo (in media 32.4 ± 11.1 anni).

Tutti i partecipanti hanno eseguito un test per determinare il funzionamento delle funzioni esecutive frontali (il FAB o Frontal Assessment Battery) e lo stato cognitivo generale (MMSE o Mini-Mental State Examination) prima della scansione MRI.

Successivamente alla segmentazione corticale e sottocorticale  delle immagini volumetriche, sono state condotte delle analisi di regressione lineare utilizzando come predittori i punteggi medi ottenuti ai test (FAB = 11.1 ± 3.2 e MMSE = 25.2 ± 4.1). I dati mostrano che il volume corticale della corteccia frontale media rostrale e del cervelletto, in particolare nell’emisfero sinistro, correlano con la performance al test FAB. Nessuna altra struttura cerebrale considerata nell’analisi di segmentazione è invece risultata predittiva della performance al test MMSE.

La ricerca dimostra quindi che le misure volumetriche della corteccia frontale media rostrale sinistra e della corteccia cerebellare sembrano essere dei validi strumenti di indagine in grado di predire la funzione esecutiva dei lobi frontali ma non lo stato cognitivo generale di persone affette da alcol-dipendenza.

http://www.droganews.it/news/2162/Nuovi_strumenti_d_indagine_per_l_alcol-dipendenza%3A.html

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)