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Federal University of Minas Gerais: consumo di cocaina e analisi dei metaboliti

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Overdose da cocaina, quantificazione post-mortem nel fegato

La cocaina è una droga ad effetto stimolante molto diffusa. Dopo la sua assunzione, viene rapidamente metabolizzata in vivo (tra i 40 minuti e le 4 ore, a seconda della dose) da enzimi quali le esterasi epatiche e le colinesterasi plasmatiche che portano a formazione di ecgonina metilestere (EME) o per idrolisi spontanea a benzoilecgonina (BZE). Entrambi i metaboliti sono poi ulteriormente idrolizzati a ecgonina. Un'altra trasformazione metabolica possibile in caso di coassunzione di alcol, è la trans-esterificazione che porta a formazione di cocaetilene (CE), riscontrabile nei tessuti. Con il metabolismo post mortem, la cocaina continua ad essere bioconvertita in BZE nel fegato, anche dopo il decesso. Tuttavia, la rilevazione di alti livelli di cocaina nel fegato post-mortem, possono indicare che l’individuo era stato esposto ad una overdose di cocaina. Il consumo di cocaina è comunemente associato a casi di interesse forense come overdose, suicidi, incidenti stradali, morte improvvisa e omicidi. La determinazione dei livelli di cocaina è quindi importante per valutare la sua rilevanza in questi eventi.
Elisângela Jaqueline Magalhães della Federal University of Minas Gerais e colleghi  in Brasile hanno sviluppato un metodo per la determinazione dei livelli di cocaina in campioni di fegato post-mortem, metodo che consiste in una estrazione solido-liquido a bassa temperatura seguita dall’analisi in gascromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS). La procedura di estrazione è stata ottimizzata valutando l'influenza di variabili quali pH dell'estratto, volume e composizione del solvente di estrazione, eventuale aggiunta di materiale assorbente (PSA) e cloruro di sodio. La procedura è stata validata in termini di selettività, limite inferiore di quantificazione (LLOQ), curva di calibrazione, recupero, precisione e accuratezza, effetto matrice, integrità e stabilità diluizione. Per valutare le prestazioni complessive, il metodo è stato ottimizzato e applicato all'analisi di otto campioni di fegato di soggetti deceduti per consumo di cocaina e le concentrazioni rilevate sono risultate nel range di 333,5-5969 ng/g, in accordo con una condizione di overdose o consumo ripetuto della droga.

http://www.droganews.it/news/1981/Overdose_da_cocaina%2C_quantificazione_post-mortem_n.html


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)