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Feinstein Institute for Medical Research: smettere di fumare fa subito bene al cuore

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Smettere di fumare fa subito bene al cuore

Dire stop al fumo produce un beneficio immediato per il cuore, specialmente per quello femminile. Bisogna decidersi dunque a dire addio pipa, sigari e sigarette. A scoprire questi subitanei e positivi effetti dell'addio al fumo per il cuore è stato il gruppo di ricercatori del

Feinstein Institute for Medical Research di New York. Gli studiosi hanno seguito un gruppo di donne che voleva smettere di fumare, rilevando

nel loro organismo il variare di alcuni biomarcatori tipici e indicatori dei disturbi cardiovascolari. Le analisi effettuate hanno dimostrato

che, nelle signore che erano riuscite a dire addio al fumo, tutti i biomarcatori considerati si erano ridotti sensibilmente, abbassando

conseguentemente anche il rischio di andare incontro a tumori e malattie cardiovascolari.
La ricerca americana è stata pubblicata sulla rivista "Chest".
Fumare fa male, e ormai sembra un concetto un concetto talmente ribadito che a certe orecchie può suonare stancamente stucchevole. Lo è meno, forse, la lista delle malattie da esso provocate o facilitate, che va sempre di più allungandosi man mano che la ricerca progredisce.
Forse è anche per tale motivo che per i fumatori che non si lasciano impressionare dai messaggi minacciosi sulla pericolosità della

sigaretta, alle tecniche farmacologiche sarebbe bene, anche per via degli effetti collaterali, affiancare un supporto che si avvalga delle

metodologie di carattere psicologico educativo.
Un esempio di tali metodologie sono i percorsi di Disassuefazione dal Fumo proposti dalla Lega italiana per la lotta contro i tumori che

hanno lo scopo di far abbandonare l'abitudine senza utilizzare medicinali, né graffette o altre sostanze, ma proponendo un modo più attento

di cura della propria salute attraverso stili di vita e comportamenti adeguati, il cui elemento principale è la convinzione che è la dipendenza psicologica, non quella fisica, a tenerci legati alla sigaretta.
I tipi di percorsi, guidati da uno psicologo e articolati su 9 incontri per una durata di 2 mesi, si basano anche sulle esigenze personali,

per cui possono si sono distinti un percorso di gruppo da un percorso individuale, cui si accede dopo aver compilato un questionario e svolto

un colloquio motivazionale. Quest'ultimo, condotto da uno psicologo, serve a capire qual è l'orientamento più adatto a ciascuna persona.
Il percorso che prevede il confronto con altri partecipanti, più il conduttore tendono a tollerare meglio gli sforzi che occorre fare per

eliminare la sigaretta.
Il percorso individuale dura circa un mese e consiste in quattro incontri personali, di circa 40 minuti, con uno psicologo con cadenza

settimanale.
Secondo i dati della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, in questi anni sta crescendo il numero delle donne fumatrici, la cui

mortalità nei Paesi sviluppati risulta aumentata dell'80-90% rispetto alle non fumatrici, con un conseguente aumento del rischio di tumore al

polmone.
Nella sola Lombardia ad aiutare a perdere il vizio ci sono 45 Centri, situati presso ASL, ospedali, ambulatori, istituti di ricovero e cura a

carattere scientifico e presso la Lega italiana contro i tumori, e 120 operatori tra medici, psicologi, assistenti sanitari e sociali.
In Lombardia, secondo i dati del 2004, i fumatori sono il 25,3% della popolazione contro il 23,7 a livello nazionale. Ma nel 2002 circa 2.500

hanno scelto i Centri per cercare di abbandonare la sigaretta.
Il 20,4% dei fumatori si può considerare un ex, ha cioè smesso di fumare in tarda età e dopo almeno vent'anni di fumo. Ma a mantenere alta la media ci pensano i giovani che iniziano a fumare tra i 15 - 24 anni, che toccano una quota attorno al 25.1%.
Ben vengano dunque tutte le campagne informative e di stimolo per convincere sempre più persone, anche fra i giovanissimi, a dire stop al

fumo una volta per tutte.
Non farlo danneggia seriamente la nostra salute e ci espone al rischio di sviluppare malattie molto gravi, come i tumori.
Il fumo, inoltre, dà cattivo odore alla pelle e all'alito e influenza negativamente la vita sessuale e la fertilità: può, ad esempio,

paralizzare gli spermatozoi, rendendoli inabili a fecondare l'ovulo femminile.

(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)