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Ferrara: altri divieti in arrivo

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Dopo i divieti per gli under 16 entrati in vigore a Milano, anche in città si discute sulla piaga dell'abuso tra i giovani. Già previste sanzioni pesanti per chi somministra alcolici ai minori

Il Resto del Carlino 21 luglio 2009

La prossima settimana chiederò al sindaco Tagliani e alla giunta di emettere un'ordinanza per vietare i... furti di bicicletta. Così arriveranno anche a noi le lodi del premier Berlusconi!". E' un ‘sms' scherzoso quello che, dalla spiaggia, il dirigente alla Sicurezza del Comune Ivano Guidetti lancia a amici e colleghi; sottoponendo però un tema serio, quello delle iniziative di contrasto all'alcolismo fra i giovani.
"In queste ultime settimane si è fatto un gran parlare delle misure assunte dal sindaco di Milano Letizia Moratti per inasprire le sanzioni comunque già previste per legge - afferma Guidetti -; ottimo, eccellente, ma non ce l'ho fatta a trattenermi quando sul ‘Corriere' ho letto che a questo punto Berlusconi definisce il capoluogo lombardo un modello da seguire. Eh no, mi sono detto: il modello siamo noi...".
Il modello siamo noi: e non da oggi. E' del 2007 infatti una campagna strutturata, dal titolo 'Zeroalcoolmeno16' (senza punti nè virgole), che vede in campo il Comune, l'Azienda Usl, la Polizia, i Carabinieri, la Finanza ed i Vigili Urbani. Il soggetto promotore è la società Promeco - che opera da anni nel campo delle dipendenze - e sin dal primo giorno sono stati coinvolte nel progetto anche le associazioni di categoria ed il Silb, il sindacato dei locali da ballo.
Un'idea velletaria? Tutt'altro, i dati delle ricerche condotte a cura della stessa Promeco e del Ser.T (il servizio tossicodipendenze dell'Asl) testimoniavano "l'urgenza di rilanciare innanzitutto la consapevolezza non solo del problema sociale - prosegue il dirigente comunale -, ma del fatto che esiste una norma del codice penale che vieta espressamente di servire alcolici ai minori di 16 anni, in tutti i locali pubblici. Una cosa dunque che non ci siamo inventati noi a Ferrara, e che certo non ha scoperto il sindaco di Milano; proprio nella nostra città abbiamo deciso, oltre due anni fa, di farci promotori di una campagna molto vasta, mirata sicuramente sui gestori di bar, ristoranti, enoteche e locali da ballo, ma attraverso di loro raggiungere i principali protagonisti, ovvero i ragazzi".
Si parte, comunque, dall'articolo 689 del Codice Penale: «E' vietata la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni», recita testualmente la legge. Considerata da più parti come una fondamentale forma di tutela per i giovani e per le loro famiglie, non solo l'identificazione di un reato da perseguire e reprimere. Anche se da qui discende una differenza sostanziale tra il provvedimento che scatta oggi a Milano e l'atteggiamento che Ferrara, ma anche tutti gli altri Comuni italiani, mantengono nei confronti della normativa e, soprattutto, del problema dell'alcol tra i giovani.
Non si esclude in ogni caso un ‘giro di vite'. Seppure solo informalmente, il sindaco Tiziano Tagliani non nega la possibilità di assumere qualche iniziativa più consistente ed incisiva sotto il profilo del contrasto alle dipendenze. Non solo quella da alcool, perciò: "Credo sia venuto il momento di dire senza infingimenti che è urgente impegnarsi nel contrasto contro tabacco, alcool e droga - le parole usate da Tagliani nel programma di inizio mandato - che condizionano pesantemente non solo la salute, ma anche la stessa possibilità di crescita intellettuale e di integrazione lavorativa dei ragazzi". Una sorta di ‘frontiera di cura', ha aggiunto il sindaco, "sulla quale vanno coinvolti tutti: le scuole, gli esercenti, le famiglie". Il provvedimento deciso invece dalla giunta meneghina, prevede che i giovani sotto i sedici anni non possano, tassativamente, acquistare né consumare alcolici in strada o nei locali. Se trasgrediranno, i loro genitori saranno sanzionati con una multa di 450 euro, così come i commercianti che violeranno la disposizione. A garantire l'applicazione del ‘diktat Moratti', saranno i... ghisa, come vengono popolarmente definiti i Vigili Urbani.
A Ferrara invece l'avvio, ormai da un paio d'anni, del progetto ‘Zeroalcolmeno16' non ha dato luogo (sinora almeno) a campagne di repressione o particolari sanzioni; Comune e Azienda Usl hanno agito sin qui sulla coscienza e la consapevolezza dei giovani, oltre che dei gestori. IL 93% dei quali ha esposto il caratteristico logo della campagna, che sembra aver agito sulla percezione del rischio insito nell'abuso di alcolici: "Il 60% dei gestori dei locali - dichiarano gli esperti di Promeco - ha percepito un calo di richiesta di bevande alcoliche da parte dei minori di sedici anni". Così come l'iniziativa ha incontrato il plauso crescente dei genitori: il 64% degli adulti, di fronte alla campagna informativa, ha dimostrato infatti interesse o addirittura pieno apprezzamento.
Gli esercenti comunque non abbassano la guardia, perchè i ragazzi non alzino invece il gomito: il 17,3% di baristi e ristoratori afferma di chiedere sistematicamente l'età di fronte a giovani all'apparenza under 16, il 26,5% pretende più esplicitamente che i ragazzi mostrino un documento. Altrimenti la birra, il vino o il classico ‘spritz' resta un miraggio.