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News di Alcologia

Ferrara: dilagano i consumi di droga e la cocaina scorre a fiumi

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Secondo le statistiche dell'Ausl, la dipendenza da stupefacenti è in aumento: e la percentuale di coloro che 'sniffano' coca è quintuplicata in otto anni. Fra i giovani, sono sempre più numerosi quelli che fumano eroina


Il Resto del Carlino 21 settembre 2009

Più che una realtà "preoccupante", un bollettino di guerra. Che, soprattutto tra i giovani e i giovanissimi, si traduce in una "scarsa consapevolezza" dei pericoli legati all'uso di sostanze, una "anticipazione" dell'eta' di primo consumo, l'idea che "esiste una sostanza per ogni esigenza".
Il Rapporto 2009 sui consumi di sostanze e sullo stato delle dipendenze patologiche nella provincia di Ferrara allarma e coglie di sorpresa gli operatori. Anticipato stamani nella sede dell'Ausl (verra' presentato al pubblico giovedì), il fulcro e' proprio sui dati 2008 in merito ai servizi di recupero.
 La dipendenza da sostanze stupefacenti nel ferrarese registra un incremento della domanda del 6,4% rispetto al 2007, con un rapporto di 57 soggetti ogni 10.000 abitanti. Negli ultimi anni si e' assistito ad un incremento dell'uso primario di cocaina passato dal 2,2% del 2000 all'11% del 2008. Raddoppia anche la proporzione di soggetti che utilizzano come "opzione secondaria" la cocaina: 28,6% nel 2000 e 50,8% nel 2008.
Secondo i servizi l'eroina resta la sostanza d'abuso "elettiva" tra gli utenti (76,2%-741), ma il fenomeno "più allarmante" proviene dai dati relativi ai nuovi pazienti con eroina primaria (40,4%-93): "Riguarda l'aumento dell'eroina fumata tra i giovani", spiegano in via Cassoli. Tra i nuovi eroinomani, infatti, il 43% la utilizza nella modalita' fumata, il 30% in associazione con la cocaina e il 17,5% con la cannabis.
In generale, ai Sert provinciali nel 2008 si sono rivolti 1.027 tossicodipendenti, 390 alcolisti, 229 tabagisti e 31 giocatori d'azzardo. Gli stessi servizi hanno assistito, inoltre, 197 persone provenienti da altre province o regioni. 
Il 58,2% dell'utenza totale si concentra nel distretto Centro Nord della citta' (607 tossicodipendenti, 221 alcolisti): segue il distretto Sud Est (29,4%), con 313 utenti dipendenti da sostanze illegali e 102 alcolisti, e quello Ovest che contribuisce per il rimanente 12,4% con 107 tossicodipendenti e 67 alcolisti. Sulla stessa linea i dati dalle scuole. Uno studio su 1.219 studenti di tredici e quindici anni degli istituti della provincia mette in luce una percezione del rischio degli effetti dell'alcol "molto bassa". L'86,5% non ritiene pericoloso assumere alcolici, il 27,6% riferisce un consumo eccessivo ("bere un po' troppo") di alcolici e l'esperienza della sbornia e' stata fatta almeno una volta dal 20,4% degli intervistati.
Anche per il fumo di sigaretta il 74,1% ritiene poco o per nulla pericoloso fumare tabacco, e si registra un abbassamento dell'eta' della prima sigaretta, soprattutto tra le femmine: tra le ragazze il 42,4% ha dichiarato di aver fumato almeno una volta, contro il 34,3% dei maschi. Per quanto le psicotrope illegali, il 25,9% ritiene "poco" o "nulla" rischioso sperimentare cannabinoidi. "Sbalordisce", proseguono i responsabili sanitari, "la bassa percezione di pericolosita' associata alla sperimentazione della cocaina e dell'eroina che esprimono i quindicenni": rispettivamente il 36,5% e il 32% dei ragazzi ritiene che ci sia un pericolo "moderato".
Insomma, "è palese la difficoltà ad entrare in comunicazione con quanti si collocano sulla soglia del consumo problematico", e' il coro Ausl. Il suo direttore generale, Fosco Foglietta, parla di "senso di frustrazione che gli operatori del Sert possono provare nel constatare come le loro azioni e progetti spesso si rivelino inefficaci". E ora? Bisogna "superare i confini provinciali" e intervenire aggiornando il quadro "in ambito regionale", chiude Foglietta.