Ferrara: lotta all'alcol fra i ragazzi
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A distanza di un anno dalle prime azioni nate sotto le insegne di Agire la Sicurezza, progetto voluto dalla regione Emilia Romagna in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Ferrara, continua la campagna pensata e realizzata da Promeco «Zeroalcoolmeno16» dedicata alla prevenzione e al contrasto del consumo di alcol da parte dei minori di 16 anni. Ultimo atto, per ora, di questo lavoro che ha lasciato segni importanti in tutti i locali pubblici e nelle istituzioni scolastiche, la spedizione di un pieghevole informativo realizzato appositamente per i nuclei familiari comprendenti ragazzi e ragazze dai 12 ai 15 anni del Distretto Centro Nord dellAzienda USL di Ferrara. Il titolo è di per sé emblematico: «Uso di alcolici in adolescenza. Un problema da affrontare». Obiettivo dell'iniziativa è fornire le necessarie informazioni per attivarsi su di un tema, l'alcol, molto dibattuto e temuto ma troppo spesso rimosso da quanti dovrebbero per primi cogliere i segni di un'abitudine che, a volte, può pericolosamente degenerare in dipendenza psicologica. Il folder è stato pensato in particolare per i genitori dei giovani adolescenti che vi potranno trovare tutti gli elementi necessari a comprendere il fenomeno alcol e le indicazioni utili per costruire una specifica sensibilità su questo tema. Nel lavoro si passa dai dati riguardanti il consumo di alcol in adolescenza a Ferrara e in Italia fino alle norme di legge che ne regolano la vendita per proseguire con un breve accenno riguardante le varie tappe del progetto Zeroalcoolmeno16 che ha coinvolto nel suo percorso oltre agli operatori Promeco le forze dell'ordine e i Sert di Ferrara e Copparo. Gli ultimi titoli di «Uso degli alcolici in adolescenza» sono diretti ai genitori chiamati in causa sia per quanto riguarda l'azione di prevenzione sia nel delicato momento della presa di coscienza dell'esistenza di una abitudine al consumo di alcolici. Il capitolo conclusivo «A chi rivolgersi quando c'è un problema» lancia un doppio messaggio: parlare sempre con i propri figli. E se non dovesse bastare il dialogo familiare non bisogna temere di rivolgervi a quanti, in maniera professionale e riservata, possono darvi una mano. «Augurandosi - ricorda Promeco - che non sia mai necessario arrivare a tanto».