Ferrazzi: "No alla tolleranza zero sul vino"
alcol vino prevenzione guida giovani alcolismo
No alla criminalizzazione del vino. Luca Ferrazzi, assessore regionale all'agricoltura in quota An, prende posizione sulla discussione in atto in questi giorni in commissione trasporti alla Camera e, pur sottolineando l'importanza della sicurezza stradale, ribadisce con forza il proprio "no" alla tolleranza zero in materia di alcool. Azzerare il limite percentuale di tasso alcolemico nel sangue per chi guida - dichiara l'assessore Ferrazzi - o portare tale valore a soglie che non permetterebbero nemmeno il consumo di un bicchiere di vino, non è la risposta giusta per aumentare la sicurezza stradale. Inoltre sarebbe un provvedimento che rischia di ripercuotersi con gravi danni economici su un pilastro del made in Italy come il settore eno-gastronomico. Le soluzioni sono altre, a cominciare dall'aumento dei controlli e alla certezza delle pene per chi si mette alla guida ubriaco o sotto l'effetto di droghe».
La voce di Ferrazzi non è isolata e anzi è vicina a quelle provenienti anche da altri rappresentanti delle regioni italiane, tutti seriamente preoccupati per le possibili ripercussioni che si avrebbero sulla filiera vitivinicola in caso di "criminalizzazione" della bottiglia. Ripercussioni che poi andrebbero a colpire anche il settore della ristorazione nel suo complesso.«Questa non è la soluzione - prosegue Ferrazzi - e anzi, un provvedimento così drastico rischia di colpire la maggioranza di quegli italiani, giovani compresi, che passano le loro serate in compagnia e in modo assolutamente normale, criminalizzando quello che invece rappresenta un pezzo di cultura civiltà per il nostro Paese».L'assessore ricorda poi che in altri Stati europei come la Francia, la diminuzione degli incidenti stradali si è registrata aumentando i controlli («anche dieci volte superiori ai nostri») e non abbassando il tasso alcolemico.
«Chiediamo a gran voce - ha concluso Ferrazzi - anche a nome di migliaia di produttori e operatori dell'enogastronomia che con il loro straordinario lavoro contribuiscono a offrire alla Lombardia e all'Italia vini eccellenti, di valutare con attenzione questo rischio. Bisogna aumentare i controlli e i divieti puntando a reprime il comportamento chi fa dello "sballo" uno stile di vita scriteriato e pericoloso per se stesso e per gli altri. Non è certo bevendo un bicchiere di vino a cena che ci si trasforma in potenziali pirati della strada».