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News di Alcologia

Figli, genitori, alcol e dintorni...

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Figli, genitori, alcol e dintorni


di Anna Paola Merone

 
Ragazzini che consumano alcol come caramelle, giovanotti e signorine appena adolescenti che si sfidano su Internet a chi beve di più, notti ad alto tasso etilico consumate fra baretti e locali che servono birre e cicchetti a clienti poco più che bambini, alla faccia di qualsiasi regola. Le inchieste del Corriere del Mezzogiorno hanno alzato il velo su un universo giovanile che appare più che preoccupante.


Ed io mi sono rafforzata nell’idea che noi genitori, se siamo ancora in tempo, dobbiamo dare una bella raddrizzata al timone. Siamo una generazione di mamme e papà troppo giovanili, e non in senso positivo,  e siamo permissivi in maniera irragionevole.


Il pupo porta un votaccio a casa? E’ sicuramente colpa del professore che ha la luna storta, che è incompetente, che non ha capito il valore del ragazzo. Se l’insegnante è una donna, poi, non c’è scampo: i genitori sono certi che lei pratichi una segreta attività da passeggiatrice che (non si capisce bene il nesso) la rende poco serena nel giudizio.


Il rampollo tredicenne vuole ospitare un gruppo di amici per una sera? La mamma e il papà assecondano senza batter ciglio la sua richiesta di avere la casa libera, che viene puntualmente vandalizzata. I nostri genitori ci avrebbero organizzato con vassoi di spaghetti al pomodoro e polpette, ci avrebbero accordato una stanza e ci avrebbero ricordato ad intervalli regolari che loro erano in casa.


Il coprifuoco? A  14 anni è già spostato dopo la mezzanotte. L’abbigliamento? I ragazzini oscillano pericolosamente da una deriva rock stracciato ad una tendenza luci rosse e i genitori abbozzano.


L’elenco potrebbe andare avanti. Ma è già chiaro che non possiamo prendercela con la mancanza di controlli nei locali e con la scuola. E’ ora di smetterla con gli alibi. E’ ora di prentendere da un figlio buoni vuoti a scuola, un comportamento nei canoni, misura. E’ ora di dire a muso duro ai maschi che le mutande in vista, con i pantaloni abbassati sul sedere, sono una assoluta schifezza e alle ragazze che le minigonne a filo di natica con le zeppe sono un look più adatto ad una mercenaria del sesso che ad una studentessa.


L’alcol è l’anello di una catena molto più lunga e bisogna capire che fare i genitori non significa cercare il consenso a tutti i costi (anche i politici dovrebbero ricordarlo, ma questa è un’altra storia).


(...omissis...)


copia integrale del testo si può trovare al seguente link:
http://napolitans.corrieredelmezzogiorno.corriere.it/2014/03/24/figli-genitori-alcol-e-dintorni/


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)