FIPE: attenzione alla "responsabilità sociale"
FIPE: attenzione alla "responsabilità sociale"
"Il punto di arrivo ancora non è stato raggiunto, ma la strada percorsa è stata tanta. E soprattutto è quella corretta. I
controlli delle scorse notti dei carabinieri lo dimostrano chiaro: per contrastare il fenomeno delle vittime degli incidenti
stradali bisogna lavorare sulla prevenzione, sull'informazione più capillare al cittadino e soprattutto bisogna rilanciare
l'idea del d
E' questo il commento di Edi Sommariva, direttore generale Fipe, ai controlli delle scorse notti effettuati dai carabinieri
sulle più frequentate nelle ore notturne della movida. La Fipe porta ad esempio Il resoconto dei carabinieri dei controlli su
Lago di Garda, considerato positivo: su 500 autovetture fermate soltanto l'un per cento dei conducenti è risultato positivo
sia pur di poco (fra lo 0,52 e lo 0,60) all'alcoll test, eccezion fatta per una ragazza, decisamente ubriaca, che oltretutto
si era già vista ritirare in passato la patente per lo stesso motivo.
I controlli messi in atto dal comando dei carabinieri con il supporto della prefettura di Verona sono stati qualitativamente
fra i più scrupolosi. A conducenti e passeggeri delle autovetture fermate i carabinieri hanno spiegato gli effetti che
possono essere anche mortali di una guida in stato di ebbrezza.
"Il numero così ridotto di conducenti che avevano infranto la legge - afferma Sommariva - è la dimostrazione di quanto sia
alto il senso di responsabilità sociale degli esercenti e che i cittadini stanno capendo il pericolo delle sbornie notturne.
Condividiamo l'analisi dei carabinieri dell'importanza di sensibilizzare i cittadini informandoli ed educandoli ad avere un
comportamento più equilibrato nei confronti dell'alcol il cui uso sconsiderato è dannoso all'organismo oltre che essere
deleterio soprattutto se associato alla guida. I giovani - prosegue Sommariva - che sono la fascia più a rischio per il loro
naturale e giusto desiderio del divertimento notturno, spesso sono anche portati a sottovalutare il loro stato reale di
lucidità quando si mettono alla guida e a sottovalutare quindi anche l'importanza della sobrietà quando si impugna il volante
di un'auto. Per questo insistiamo sull'ipotesi del dispositivo blocca motore che negli Stati Uniti è già legge. Uno strumento
di questo genere faciliterebbe anche il lavoro delle forze dell'ordine, facendo anche risparmiare soldi all'amministrazione
pubblica".