Firenze: dati sul consumo di cocaina
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Cocaina, consumatori sempre più giovani
Si moltiplica il numero di chi la prova e si triplicano gli utenti del Servizio per le tossicodipendenze
di Laura Gianni
Firenze - LA COCAINA? «Tira» sempre di più. E non è un banale gioco di parole: dal 1998 al 2009 - ma il dato 2010 ancora in
corso di elaborazione appare del tutto in linea con quello dell'ultimo biennio - il numero di persone che si sono rivolte al
dipartimento dipendenze dell'Asl di Firenze è più che triplicato. Nel 2008 e nel 2009 erano più di trecento e rappresentavano
il 12 per cento del totale dei pazienti degli undici Sert fiorentini. Nel 1998 i cocainomani che si sono rivolti all'Asl per
disintossicarsi rappresentavano il 3,5 per cento. Molto cambiato è anche il profilo del consumatore tipo. Addio, droga dei
vip: l'abbassamento del prezzo contestuale all'aumento della fornitura su piazza - confermata anche dagli esperti della
polizia - ha fatto sì che negli anni il consumo sia diventato trasversale. «Non solo la troviamo in ogni fascia sociale ma è
diventata da anni anche intergenerazionale - spiega Paola Trotta, direttore del dipartimento dipendenze della Asl Firenze -
Fra i nostri utenti ci sono ventenni ma anche persone di mezza età. Il fenomeno del consumo di cocaina è però intuitivamente
più vasto: i nostri dati riguardano chi in qualche modo si avvicina a un percorso di disintossicazione, per cui è facile
immaginare che il raggio dei consumatori sia molto più ampio». Dato assodato è invece quello relativo al consumo «rosa»: come
per tutte le sostanze illegali (contrariamente a quanto avviene per alcolismo e tabagismo), solo un utente su cinque dei
servizi tossicodipendenza è di sesso femminile.
Altro elemento di grande preoccupazione è l'abbassamento dell'età dei consumatori di droga. Secondo gli esperti delle forze
dell'ordine, non mancano casi in cui sono stati verificati primi approcci con l'hashish o con la marijuana già a 15 anni o
poco più. Perché lo fanno? Principalmente per sentirsi parte di un gruppo. Parallelamente si abbassa l'età media dell'
avvicinamento a sostanze pesanti, come l'ecstasy o la stessa cocaina. Del resto, il prezzo di vendita non è più proibitivo e
quindi non funziona più da linea di demarcazione. Le quotazioni di mercato danno infatti la cocaina oscillante fra i 50 e i
150 euro al grammo, a secondo del grado di purezza; la classica bustina di eroina può costare fra i 20 e i 40 euro; una
pasticca di ecstasty viene venduta mediamente a 15 euro, mentre per hashish e marjuana non si va oltre i dieci euro. A
garantire l'approvvigionamento sono la criminalità albanese per quanto riguarda i traffici di droghe pesanti e quella
nordafricana per l'hashish. Gli italiani, tranne rare eccezioni, esercitano tutt'al più ruoli di manovalanza: danno meno
nell'occhio e quindi vengono assoldati come corrieri, specialmente dagli albanesi. Sul fronte della vendita al dettaglio,
fermi restando i luoghi dello spaccio storico- Santa Croce, via Magliabechi, tanto per fare qualche esempio - l'
approvvigionamento di cocaina ed ecstasy avverrebbe, secondo fonti di polizia, nei luoghi di aggregazione giovanile, locali,
pub e discoteche innanzitutto.