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Firenze: ecco gli "alcol pusher"

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SCOPPIA LA PRIMAVERA, IL CAOS RADDOPPIA E IN PIAZZA SPUNTANO GLI “ALCOL PUSHER”

Spaccio ambulante di birra e drink, parcheggio selvaggio e motorini sfasciati.
Dormire la notte in Santa Croce è un miraggio. Una barzelletta che può raccontarsi chi non ha mai fatto i conti con le folli serate di questa zona. Un budello di città che è diventato un mix esplosivo di locali, minimarket, wine shop e venditori ambulanti. Da anni ormai questa enclave del centro storico è zona di ceffoni, cazzotti, vomito per terra, birre spaccate e urine sui muri. E ciliegina sul disastro: da qualche mese la zona sembra essere stata presa di mira da una band di piccoli teppisti che venerdì notte si sono divertiti, per la terza volta in un mese solo, a buttare a terra i motorini parcheggiati sotto la volta dei Tintori e a spaccare specchietti e bauletti. Situazione davvero esplosiva, se s’aggiunge che bottiglie di birra , per la nottata “gentilmente offerte” a 2,50 euro da ragazzi in bicicletta,  e spinelli giravano vorticosamente di mano in mano sotto le finestre dei residenti sull’orlo di una vera e propria crisi di nervi.
Alcol e droga, una miscela pericolosa che non risparmia nemmeno San Lorenzo. Nelle vicinanze del mercato, sabato notte, due ubriachi se le sono date di santa ragione. Bottiglie spaccate di testa in testa, pugni, spintoni, calci. “Questione di droga”, borbotta qualcuno. Scene di tutti i giorni, a cui i passanti non sembrano nemmeno più farci caso. Scene che mandano su di giri i gestori dei locali, troppo spesso vittime di un sistema che non va. Serve a poco, infatti, inasprire i controlli ai locali quando c’è chi si ostina a vendere alcolici (e droga) sottocosto negli orari in cui andrebbe in onda il coprifuoco alcolico. I puscher dell’alcol si affacciano alle piazze, Santa Croce e San Lorenzo sono i luoghi più battuti di questa primavera, quando è già tardi ma le strade sono ancora popolate di turisti e ragazzi. Le birre le comprano in genere nei discount e poi le spacciano dove c’è mercato. Arrivano in bici o con le scatole di cartone piene zeppe e quando le finiscono corrono nei minimarket a rifornirsi. Il risultato? Giovani sdraiati sulle gradinate delle chiese, portoni dei residenti presi di mira dagli ‘esperti del bivacco’ e strade brulicanti di vita nonostante sia notte fonda. Ed è proprio la zona di Santa Croce, già al centro di numerose polemiche, l’esempio cittadino più noto dei problemi della notte: solo per fare un esempio sabato una combriccola di giovanissimi ha festeggiato un compleanno portandosi dietro un carrello “preso in prestito” da un supermercato pieno di vino, birre e vodka. Urla, risate, canzoni a squarcia gola mentre nell’indifferenza generale una ragazza è sdraiata a terra coperta di vomito. “Vuoi sapere cosa è diventata questa zona oggi? Sembra di stare in un garage dove parcheggiare i giovani della movida di notte e scaricare i turisti di giorno. Questo quartiere è stato assassinato” sentenzia una residente arrivata quando Santa Croce era ancora Santa Croce.


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)