Firenze: lotta all'alcol e piano strategico per la sicurezza, in memoria di una vittima della strada
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Di Giampaolo Marchini
UN VOLUME ideato e sviluppato da chi aveva e continuerà ad avere nel cuore la grande vitalità di Lorenzo Guarnieri, lo
sfortunato ragazzo che ha perso la vita nella notte tra il primo e il 2 giugno scorso, travolto e ucciso a bordo del suo
scooter da un uomo che guidava sotto l'effetto di alcool e droga lungo il viale degli Olmi alle Cascine. ‘Il tuo ricordo è la
nostra forza. Ciao Lore è il titolo del libro che ha come scopo quello di non dimenticare il sorriso solare e la vitalità di
un ragazzo di 17 anni che solo da poco aveva iniziato a vivere con pienezza la propria gioventù. Gioventù strappata ai
genitori che hanno avuto la forza, confortati da tante persone, a creare una fondazione che "abbia la capacità di trasformare
questo grande dolore in azione concreta per salvare vite umane", come ha più volte ribadito il babbo di Lorenzo, Stefano
Guarnieri. Ecco che il libro - scritto da tutti quelli che hanno imparato ad apprezzare le doti umane e la vitalità di
Lorenzo - sarà anche uno strumento concreto per sostenere le iniziative dell'associazione che a breve incontrerà il sindaco
Matteo Renzi per mettere a punto un piano strategico integrato per la sicurezza sulle strade. "Piano che abbia o scopo -
riprende Stefano Guarnieri - di favorire anche un'attività di prevenzione sul consumo consapevole dell'alcol, non solo tra i
giovani, come sta facendo l'associazione Contatti con la campagna Drink or drive, ma anche tra gli adulti". Non solo. "Come
accade nei paesi anglosassoni - precisa Stefano Guarnieri - le amministrazioni devono essere valutate su risultati
misurabili, non sulle procedure. Devono quindi porsi un obiettivo di vite da salvare. Palazzo Vecchio ci ha ascoltati
dedicandoci del tempo e si è preso un impegno: quello di presentare un piano strategico integrato per la sicurezza sulle
strade a Firenze entro giugno 2011 da predisporre insieme all'associazione Lorenzo Guarnirei".
SERVIRA' anche un approccio diverso da parte del legislatore che in Italia, a differenza di altri paesi, gli ‘omicidi' sulla
strada causati da persone non in possesso delle proprie facoltà, mentre sono alla guida, perché ubriache o sotto l'effetto di
droga sono catalogati sotto la voce ‘colposi'. "Vogliamo aiutare la nostra comunità a ‘prendere sul serio' il problema della
violenza sulle strade. Ogni giorno in Italia muoiono 14 persone sulle strade, mentre in Inghilterra ne muoiono la metà: 7.
Quella sulle strade è la prima causa di morte per i ragazzi dai 13 ai 21 anni. Dobbiamo far capire a chi governa che la
maggior parte degli incidenti stradali può essere evitata: questa deve diventare una priorità delle nostre amministrazioni".
ECCO PERCHE' bisogna affrontare il problema della sicurezza stradale in maniera integrata (educazione, regole, applicazione
delle regole, pene, strutture, competenze) tentando di introdurre l'approccio inglese (‘delivery unit'), modello che Stefano
Guarnieri guarda come modello necessario per combattere concretamente la piaga delle morti - soprattutto giovani - sulle
nostre strade. Perché il messaggio resta sempre lo stesso: ‘Non guidare quando non sei in condizioni. Sei come un arma e puoi
uccidere'.