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Sono due amiche di 17 anni, le ragazze soccorse dal 118 per un'intossicazione legata ad un'eccessiva assunzione di bevande alcoliche. Dall'inizio dell'anno, in città, sono cinque in totale i minori soccorsi per l'eccessiva assunzione di sostanze alcoliche. La questura crea un sito internet per tentare di arginare il fenomeno
Firenze - Sono amiche ed hanno 17 anni le due ragazze che ieri sera intorno alle 23.30 sono state soccorse dal 118 per un'intossicazione legata ad un'eccessiva assunzione di bevande alcoliche. Le due ragazze, che avevano trascorso la serata in un locale di Firenze, si sono sentite male all'uscita.
Dopo il primo soccorso prestato sul posto dal personale sanitario, le due ragazze sono state accompagnate in ospedale. Le stesse, hanno ammesso di aver consumato numerosi cocktail alcolici al banco. Dopo l'intervento delle volanti nell'immediatezza del fatto, sul caso sta ora lavorando l'ufficio Minori e la polizia amministrativa della Questura, per ricostruire la dinamica dei fatti ed accertare eventuali responsabilità.
Sul sito internet http://questure.poliziadistato.it/Firenze, è disponibile la guida della Questura di Firenze per la prevenzione dell'abuso di sostanze alcoliche, realizzata a cura dell'Ufficio Minori della Divisione Anticrimine della Questura. Nel documento sono raccolti una serie di consigli per i più giovani sui rischi derivanti dall'eccessivo consumo di alcol.
Sono proprio gli adolescenti infatti le persone più esposte, anche in relazione ai contesti ambientali - come feste e serate nei locali - in cui vengono coinvolti. La guida, pensata e realizzata in forma sintetica, mira a mettere i giovani a conoscenza dei pericoli che provengono dal nuovo fenomeno del cd 'binge drinking', ossia dalle occasioni legate a feste e luoghi di ritrovo in cui si tende ad una eccessiva assunzione di bevande alcoliche.
Massima attenzione anche sui rischi generati dagli 'alcolpops', bevande dal gusto dolciastro con gradazione alcolica compresa tra i 4 e i 7 gradi, e che, servite ghiacciate, facilitano l'assunzione in quantità eccessive