Firenze: storie di degrado giovanile
Firenze: storie di degrado giovanile
L'AUTOREGOLAMENTAZIONE e i richiami al senso di responsabilità dei commercianti non portano da nessuna parte. L'alcol,
specialmente tra i minori, continua a fare vittime. Spesso a uccidere. Da questa convinzione nasce l'appello del presidente
del Quartiere 1, Stefano Marmugi, al prefetto Paolo Padoin affinché intervenga e chiuda quei locali che non rispettano le
regole.
Specialmente quando ad essere infranti sono i divieti a tutela dei minori. "Apprezzo lo sforzo che sta facendo la federazione
italiana pubblici esercizi per tenere sotto controllo il problema dell'alcol ai minorenni - afferma Marmugi - ma sono le
istituzioni e le forze di polizia che devono intervenire con il pugno di ferro in questa lotta agli abusi. Non si può più
tollerare ragazzine di quindici anni in coma etilico, così come non possiamo aspettare il prossimo giovane che si schianta in
macchina dopo aver bevuto troppo. Gli strumenti legislativi per intervenire ci sono e quindi chiedo che il prefetto in
persona intervenga per bloccare la vendita e somministrazione impropria di alcolici. Non si può continuare con l'impunità
mentre i nostri ragazzi muoiono".
UN PROBLEMA che ne tira dietro un altro: il vandalismo e la violenza nel centro storico, che molto spesso derivano proprio
dal troppo bere. Ogni notte schiamazzi, danneggiamenti, aggressioni rendono il cuore della città un luogo da cui fuggire,
vendere casa e attività per andare altrove.
Basti pensare agli ultimi episodi di via Palazzuolo o via de' Canacci, alle continue proteste dei residenti di Santa Croce o
di Santa Maria Novella. "Siamo arrivati al punto che un mio consigliere di quartiere che ha osato protestare per gli
schiamazzi di un locale si è ritrovato con la macchina fracassata - continua Marmugi -, c'è ha chi hanno tagliato il tubo del
freno alla moto, a chi è stato sfondato il portone di casa. Per non dire di quel residente a cui hanno spaccato il naso con
un pugno. Chi si ribella viene preso a bottigliate. Le pattuglie delle forze dell'ordine sanno tutto, perché intervengono di
continuo. Ma ora serve che si prendano provvedimenti veri, per non costringere la gente a vendere casa, consegnando il centro
della città alla malavita