Fitocannabinoidi: gli Usa studiano le proprietà del cannabicromene
Fitocannabinoidi: gli Usa studiano le proprietà del cannabicromene
Mentre sono numerosi i reports scientifici che descrivono le proprietà e gli effetti del Δ9-tetraidrocannabinolo (THC),
l'attività di un altro costituente della Cannabis sativa, il cannabicromene (CBC), rimane, in confronto, sconosciuta,
nonostante il CBC sia presente in numerosi tipi di cannabis.
I fitocannabinoidi, particolare classe di costituenti della cannabis, hanno ricevuto negli anni un'attenzione considerevole
dalla letteratura scientifica per il loro contributo agli effetti prodotti dalla cannabis. Degli oltre 70 fitocannabinoidi
identificati nella cannabis, molti di essi sono presenti in tracce mentre altri possono essere presenti in quantità
abbondanti nella pianta.
Le attività caratteristiche dei cannabinoidi vengono generalmente studiate con una serie di test specifici, anche su modelli
animali, che misurano ad esempio, l'attività motoria.
Per questo un'equipe di ricercatori della Virginia Commonwealth University ha realizzato uno studio su CBC,THC, e la
combinazione dei due fitocannabinoidi in alcuni modelli sperimentali con diversi obiettivi: stabilire se il CBC produca
attività cannabinoide come, ad esempio, una diminuzione dell'attività motoria, azione sul dolore, catalessi e ipotermia;
valutare se questo fitocannabinoide possa stimolare effetti anti-edematosi in uno specifico modello sperimentale; determinare
se il CBC produca i suoi effetti attraverso un meccanismo d'azione sui recettori CB1 e CB2; investigare l'abilità del CBC di
modulare gli effetti del THC.
Dai risultati dello studio, sembra che il cannabicromene sia in grado di aumentare i livelli di THC nel cervello e che
produca alcune attività tipiche dei cannabinoidi quando somministrato ad alte dosi. Inoltre, importante risultato, sembra che
queste attività non si producano attraverso l'interazione con i recettori cannabinoidi CB1 e CB2 come invece avviene per il
THC.