Fiume Veneto (PN): disertato il summit anti-alcol
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Minori a rischio, pochi operatori hanno risposto all'invito del Comune
IL GAZZETTINO 17 Settembre 2009
Il Comune lancia una campagna di sensibilizzazione contro l'abuso d'alcol tra i giovani coinvolgendo commercianti e operatori economici, ma sono in pochi a raccogliere l'invito. A inizio settimana, l'aula consiliare del municipio ha ospitato una riunione organizzata dall'assessore alle Attività produttive Maurizio Simonin. L'esponente della Giunta Cella ha coinvolto tutti i proprietari dei bar e pubblici esercizi di Fiume Veneto, le Pro Loco, i comitati che organizzano sagre e manifestazioni, supermercati e negozi di alimentari accomunati tutti dal fatto che vendono e somministrano bevande alcoliche. «Tra gli obiettivi - spiega Simonin - c'è la volontà di iniziare a lavorare insieme per lanciare una campagna di sensibilizzazione contro l'abuso di alcool da parte dei ragazzi, in particolare i minorenni».
Per ribadire già quanto la legge prevede (pesanti sanzioni a quanti vendono alcolici a minori di 16 anni), ma soprattutto per cercare di attivare un rete di prevenzione, l'assessore Simonin ha invitato una sessantina di persone che rappresentano gli operatori commerciali e quanti organizzano sagre nel territorio (oltre alla Polizia locale e ai Carabinieri). A presentarsi in municipio alla riunione "solo" una quindicina di persone. «Mi sarei aspettato - commenta l'assessore - una partecipazione più ampia». L'incontro, nonostante le tante sedie vuote, si è svolto comunque e ha permesso di gettare le basi per un progetto dell'amministrazione comunale che non vuole imporre con ordinanze gli obiettivi da raggiungere quanto, lavorando tutti insieme, sensibilizzare i giovani con una serie di iniziative sui rischi che comporta l'abuso di sostanza alcoliche, prima causa di morte tra i giovani.
«La repressione non è sufficiente a dare una risposta al problema - è la tesi di Simonin -. Deve essere invece portata avanti una campagna di prevenzione che dovrà coinvolgere anche le famiglie. Basti considerare che quanti tra i giovanissimi si avvicinano all'alcol quadruplicano la possibilità, in età adulta, di diventare dipendenti dalla bottiglia».