Foggia, allarme alcol e droga nei giovani
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di Nicola Saracino
Una fase dell'incontro organizzato con i giovani delle scuole foggiane (image N.Saracino)
Foggia - GIOVANI e sostanze stupefacenti, un binomio spesso devastante a causa dell'abuso alcol e droghe. Se n'è discusso
oggi all' Aula Magna dell'ex caserma di Polizia "Mieli" di Foggia, nel corso di un incontro organizzato dalla Questura di
Foggia, in collaborazione con l'istituto "Alfieri" di Foggia, il Rotary club di Capitanata e la Sezione narcotici con il
sostituto commissario Ammirati e che ha visto protagonisti proprio i ragazzi delle scuole foggiane, spesso vittime
inconsapevoli degli effetti tragici dell'abuso di alcol e droga.
ALLARME - Le statistiche in merito al consumo di sostanze stupefacenti nei ragazzi sono allarmanti: in Europa sono 900mila i
giovani che manifestano dipendenza da sostanze stupefacenti, mentre l'Italia registra il triste primato di precocità di
consumo di alcol: il primo "bicchiere" viene consumato già verso gli 11-12 anni. Dati che confermano la presenza di un
fenomeno sempre più dilagante nei giovani, provocato da fattori cognitivi, sociali e familiari preoccupanti. Spesso la
dipendenza comincia con il consumo di un semplice "spinello", ma a volte anche un solo episodio di abuso può innescare un
meccanismo poi difficile da controllare.
LE CAUSE - "Uno dei fattori di rischio è sicuramente la condizione familiare", sottolinea a Stato lo psicologo della Polizia
di Stato della Questura di Foggia, Giovanni Ippolito. Secondo lo psicologo, nei casi in cui la famiglia rinuncia alla sua
funzione di controllo, il ragazzo non riesce ad affrontare da solo tutte le difficoltà che gli si pongono davanti, e non
avendo un supporto concreto può perdersi rispetto a certe esperienze. Ma casi di dipendenza da droghe e alcol è possibile
trovarli anche in situazioni di ipercontrollo, o "se ci si sente maltrattati dalla famiglia". Predisposti poi i "soggetti che
hanno un umore di un certo tipo, o chi ha difficoltà a rapportarsi agli altri", che spesse vede nell'alcol l'unica fonte di
socialità. "La cosa più brutta è l'abbassamento dell'età di coloro che sono dipendenti da sostanza stupefacenti, ciò mette a
rischio le nuove generazioni", sottolinea Giovanni Ippolito, che manda un messaggio ai ragazzi: "Quello che diciamo ai
giovani è che chiunque beve è a rischio. Tutti lo sono". Un allarme che la questura di Foggia sta affrontando anche tramite
l'attività dell' Ufficio Minori e l'Ufficio Sanitario: "Vogliamo anche rivolgerci ai ragazzi più piccoli in modo da
permettere loro di confrontarsi con gli adulti per conoscere i rischi e le norme in materia di abuso di queste sostanze e gli
effetti derivanti da un loro consumo". Giovanni Ippolito non manca di rivolgere critiche verso i media: "A volte anche la
pubblicità può indurre a bere, vediamo marchi di alcolici in continuazione, e questo di certo non aiuta. Si spendono soldi
per fare queste campagne pubblicitarie e pochi per fare prevenzione".
GLI EFFETTI - Tremendi gli effetti che può causare il consumo prolungato di alcol e droga: euforia eccessiva, intorpidimento
muscolare, difficoltà nei movimenti, cerrosi epatica, tachicardia, ipertensione, riduzione di fertilità. E ancora danni
psichici come delirio, allucinazioni visive o uditive, danni neurologici, riduzione dell'effetto di farmaci terapeutici,
problemi relazionali, emarginazione, riduzione dell'efficienza sul lavoro, aumento degli incidenti stradali.