338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Foggia: divieto di bere alcolici in pubblico

cufrad news alcologia alcol alcolismo foggia: divieto di bere alcolici in pubblico

Alcol, divieto di bere in pubblico
Fa discutere l'ordinanza del sindaco
Lattine e bottiglie vietate in parchi e giardini


FOGGIA - Un sorso ad una lattina di birra o ad una qualsiasi bevanda alcolica da quattro giorni a questa parte può costare caro, fino a cinquecento euro di multa. E non sarà necessario essere beccati da un vigile urbano con la bottiglietta o la lattina ancora tra le mani; basterà essere stati immortalati in una fotografia, in un video girato da chiunque, forze dell'ordine comprese. Una fidanzata tradita, un amico arrabbiato, il vicino di casa che non tollera il gruppetto di ragazzi che tirano l'alba nel giardinetto del quartiere. Basterà un clic con un telefonino, con la foto inviata via mail a carabinieri, polizia, guardia di finanza, vigili urbani e la multa sarà garantita. Se a Milano, il sindaco Giuliano Pisapia ha scatenato il finimondo per il divieto di consumare il cono gelato passeggiando in città (divieto poi «ridimensionato»), il sindaco di Foggia, Gianni Mongelli, ha già sollevato un mezzo polverone tra giovani e meno giovani al grido, moltiplicato da Facebook e dagli altri social network, «rivoluzione. Continueremo a bere». Dal 15 giugno è in vigore un'ordinanza che vieta di «consumare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione in tutti i parchi e i giardini della città, nonché in tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico».


Nel dispositivo, in particolare, si segnalano esplicitamente una serie di strada (tutte quelle che ruotano attorno al quartiere Ferrovia) notoriamente frequentate a tarda ora soprattutto da immigrati. E così l'ordinanza oltre a sollevare proteste e indignazione per un'azione liberticida, rischia di passare anche per un'ordinanza dal sapore vagamente razzista. Non solo non si potranno bere alcolici ma saranno multati anche coloro che «consumano cibi e bevande in modo scomposto» anche in ore non notturne. La fantasia si scatenerà. L'ordinanza muove da un problema serio e che è legato a quella fetta di cittadini incivili che sporca la città, che abbandona bottiglie di vetro, lattine vicino alle saracinesche dei negozi, nelle aiuole, per terra mai nei cassonetti o nei pochi cestini esistenti. Ma l'ordinanza rischia di restare lettera morta, come nel caso del divieto di fare volantinaggio; non diminuirà il consumo di alcool tra giovani e giovanissimi, e le bottiglie continueranno ad essere buttate per terra. Come i rifiuti conferiti nei cassonetti la domenica nonostante da un anno esista un'ordinanza che lo vieti. Nel frattempo gli uffici all'Annona avrebbero deciso di autorizzare l'apertura della famosa bancarella per la vendita delle angurie, dopo il caso del Palazzo degli studi, in corso Giannone ma sul marciapiede opposto a quello occupato negli anni scorsi.

Antonella Caruso


(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcolnews.it)