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Fonte (TV) : alcol e confisca dell'auto

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«Attenti perchè a volte l'alcooltest non è attendibile. Se si fa un esame del sangue di controllo, infatti, le scoperte sono sconcertanti. Un caso è avvenuto proprio di recente e aveva come protagonista un professionista che è stato "pizzicato" all'uscita di un bar. Gli ho consigliato di fare il test sanguigno che ha dato un valore di 1.1, anzichè di 1.9 grammi per litro». Il trevigiano Giorgio Marcon è coordinatore tecnico del Coordinamento nazionale per la sicurezza a 360 gradi, e da tempo si occupa, oltre che dei "semafori intelligenti", anche della guida in stato di ebbrezza. Assieme all'Unione Nazionale Consumatori e al Comune di Fonte, ha lanciato il programma "Bere consapevole", presentato qualche giorno fa, che costituisce un importante contributo per sensibilizzare soprattutto i più giovani. Si tratta di un evento pubblico (che sarà svolto in altri Comuni della Marca) ad effetto-shock. È un autentico pugno nello stomaco. Perchè un film mostra gli effetti devastanti di incidenti avvenuti con conducenti ubriachi o sotto effetto di stupefacenti.
Ma è solo l'inizio della kermesse-provocazione: «Tra il pubblico verranno scelte persone a cui verrà effettuato l'alcooltest, prima e dopo aver bevuto un bicchiere di vino. Ma non ci si limiterà a questo strumento, si userà anche il "riflessometro", così da verificare, in una comparazione di dati, quando si arriva alla soglia della punibilità e del pericolo per gli altri».
Marcon è convinto assertore della bontà di un progetto che collega le condizioni di integrità fisica del conducente con un sistema di controllo installato sul veicolo. «Questo è il prossimo passo: un'auto con strumentazione a bordo che, in rapporto all'idoneità psicofisica, fa andare il veicolo alla velocità consentita dai requisiti di integrità di chi è al volante». E se una persona è ubriaca? «Nei casi estremi si arriva fino alla non accensione del mezzo. Con questo sistema potremo ridurre realmente gli incidenti stradali e sul lavoro fino al 90 per cento».
Si tratterebbe del classico uovo di Colombo, un apparecchio del costo di una cinquantina di euro. «Il prototipo è in fase di realizzazione, poi verrà brevettato. Se si vuole, si può arrivare alla vera sicurezza con bassi costi».
Ma quale è e come si difende la popolazione che sta al volante dopo aver bevuto troppo? «È un'Italia comune quella che troviamo in Tribunale a doversi discolpare dall'accusa di guida in stato di ebbrezza. E non sempre ci si trova di fronte ad ubriachi veri. In qualche caso si ha l'impresisone che la legge sia troppo severa». L'avvocato trevigiano Fabio Capraro è ormai un esperto in materia. «La legge deve giustamente prevenire e punire, ma dopo gli inasprimenti di questa estate c'è il rischio delle "grida manzoniane". Basta poco per arrivare a sanzioni per migliaia di euro». Chi sono quelli che alzano troppo il gomito? «I trasgressori appartengono a tutti i ceti sociali. Ci sono sia uomini che donne. I giovani del sabato sera, ma anche gli anziani che sono andati al ristorante e con due bicchieri hanno superato il livello degli 0.5 grammi per litro di sangue. C'è chi ha festeggiato il celibato e chi ha fatto una "pizzata" con gli amici». E che magari si ritrovano con l'auto confiscata per una serata un po' troppo alticcia