338-1938888 o 331-2460501/2/3 o 0172-55294[email protected]

News di Alcologia

Forensic Toxicology: droghe sintetiche, una revisione scientifica ne analizza il metabolismo

cufrad news alcologia alcol droghe sintetiche

Droghe sintetiche, una revisione scientifica ne analizza il metabolismo

L'amfetamina rappresenta la principale molecola di una famiglia molto ampia, le fenilalchilamine, droghe sintetiche ad azione stimolante

ampiamente abusate in tutto il mondo. Sono molecole strutturalmente semplici e relativamente facili da sintetizzare anche in laboratori

clandestini tanto che, negli anni, si sono moltiplicati gli analoghi ottenuti attraverso minime modifiche strutturali per diversificare il

mercato e aggirare i controlli.
L'MDMA (3,4-metilendiossimetamfetamina nota come ecstasy) rappresenta una di queste modifiche strutturali alla quale sono seguite numerose

molecole analoghe, per le quali spesso non si riesce ad individuare l'assunzione negli utilizzatori in quanto poco note o non identificabili

nei campioni biologici. In particolare, nelle indagini di tossicologia forense è determinante al fine di confermare l'assunzione di droga,

l'identificazione dei metaboliti nei campioni biologici come ad esempio le urine del soggetto in esame.
Kei Saitsu e collaboratori del Laboratorio di Scienze Forensi di Osaka in Giappone, si sono proposti di revisionare gli studi sul metabolismo

e i metodi analitici per le analisi tossicologiche di campioni biologici utili all'identificazione di droghe sintetiche della serie dei 3,4-

metilendiossi-catinoni (bk-MDPAs). Questo gruppo di composti racchiude nella stessa molecola le caratteristiche strutturali dell'MDMA, ovvero

la porzione 3,4-metilendiossi sull'anello aromatico e le caratteristiche dei catinoni, ovvero il gruppo beta-chetonico sulla catena

alchilica. Dai dati riportati sulla rivista Forensic Toxicology si osserva come, il metabolismo di queste molecole, includa sia quanto

osservato per le 3,4-metilendiossifenetilalchilamine che per i beta-cheto-derivati. Nello specifico, nelle urine si osserva per la serie

delle bk-MDPAs, la formazione di derivati 4'-OH-3'OMe quale metaboliti principali e scarsa N-dealchilazione mentre la riduzione metabolica

del beta-chetone risulta essere influenzata dai sostituenti sulla catena, informazioni che possono rivelarsi utili all'identificazione di

molecole analoghe.