Forlì: attenzione alle invenzioni pericolose...
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Pasticciere inventa il cioccolatino antialcol L'inventore assicura che il "Biffino" è in grado di ridurre gli effetti dell'alcol Noi, scetticamente, aspettiamo di vedere i risultati, ma con l'alcol non si scherza mai
ASAPS 24 ottobre 2009
Ecco "l'elisir di lunga vita", in auto. A Forlì un noto pasticciere ha inventato, con tanto di brevetto nazionale ed europeo (per il quale sembra sia già pronta l'offerta economica di una grossa azienda per acquistarlo) un cioccolatino antialcol. Ebbene sì, un semplice pezzo di cacao è in grado di ridurne i micidiali effetti. Almeno in base a quanto riferito alla stampa dall'inventore Ivan Biffi. Secondo Biffi, infatti, basta mangiare un "Biffino" e il tasso alcolemico scenderà - permetteteci di dire - "miracolosamente". E per dimostrare con i fatti le sue affermazioni l'inventore ha provato personalmente la sua invenzione. Durante una presentazione alla stampa del prodotto, il signor Biffi ha prima bevuto un paio di grappe e poi si è sottoposto all'etilometro: risultato 0,65 g/l. Un valore fuori legge per il Codice della Strada con conseguenze pesanti: sospensione della patente e multa salata. Subito dopo la prova ha mangiato uno dei suoi cioccolatini e, nel giro di un quarto d'ora, il risultato è sceso a 0,19 per poi arrivare addirittura a 0 g/l.Naturalmente la ricetta "dell'invenzione del secolo", come qualcuno l'ha già definita, è top secret ma si parla sempre, ha precisato Ivan Biffi, di normali ingredienti alimentari. Lo scetticismo è d'obbligo, almeno per noi che di invenzioni analoghe, dalle bibite alle caramelle, ne abbiamo viste altre. Ogni volta, però, la patente degli automobilisti è rimasta appiccicata nelle mani degli agenti. Purtroppo il "fantomatico" elisir non aveva dato i risultati sperati. Ora aspettiamo di verificare i risultati ottenuti con quest'ultima scoperta. Su questo tema crediamo che servirebbe una certa serietà. Con l'alcol non si scherza mai. Sulla strada poi ancora meno.
Una domanda: ma il Biffino nasconde solo il valore alcolemico all'etilometro o agisce anche sugli effetti della ebbrezza del conducente? Ma forse di questo ultimo dettaglio non interessa niente a nessuno. O quasi.